LA GUERRA AD EST

“Iniziata offensiva russa nel Donbass”: cos’è successo nella notte.

Il presidente ucraino Zelensky lo ha annunciato la scorsa notte: “L’offensiva russa nell’est dell’Ucraina è iniziata”. Le truppe russe avrebbero dunque iniziato i bombardamenti anche nel Donbass, regione delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Luhanks che il presidente Putin ha riconosciuto come parte della Russia prima dell’inizio della guerra. Ed è qui che avrebbe inizio quello che tutti gli analisti militari considerano l’inizio della seconda parte del conflitto iniziato con l’invasione russa lo scorso 24 febbraio. Questa mattina il governatore della regione di Luhanks, Sergei Gaidai, ha fatto eco alle parole del leader ucraino, parlando di vero e proprio inferno in quell’area dove sarebbero caduti i primi missili russi. Raid sono stati denunciati anche sulle basi militari a Kramatorsk e Slovyan.

“Le truppe russe hanno dato il via alla loro offensiva nel Donbass. A est e a sud i russi hanno iniziato ad attaccare in modo più duro – ha spiegato il presidente ucraino – cercano un punto debole nella difesa del nostro Stato.  Non importa quanti soldati manderanno lì, noi combatteremo, giorno dopo giorno”. Anche il portavoce del Pentagono, John Kirby, durante briefing con la stampa ha confermato che “i russi hanno rafforzato i battaglioni nell’est e nel sud, ne hanno aggiunti almeno dieci a quelli che già avevano. Ma gli ucraini continuano a difendersi e lottare nel Donbass e hanno messo al sicuro alcune città”. Bombardamenti sono stati segnalati anche a Kharkiv dove lunedì sotto i missili russi sono morte tre persone altre 15 sono rimaste ferite, tra cui un bambino di 14 anni.

Intanto continua l’offensiva anche a sud dove a essere colpita è stata Mykolaiv, a est di Odessa: “Ci sono state diverse esplosioni a Mykolaiv. Stiamo indagando sulla situazione”, ha detto il sindaco Olexander Senkevych. I combattimenti continuano anche nel porto di Mariupol, città quasi interamente nelle mani dei russi, e che è stata fortemente danneggiata dai bombardamenti tanto che il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha accusato la Russia di volerla radere al suolo. Il reggimento “Azov” ha chiesto la creazione di un corridoio separato per l’evacuazione dei civili che però sono ferme da giorni. Finora, non c’è stata alcuna conferma da parte russa che l’offensiva inizierà.

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