Raccogliendo…. ‘le arance da terra’!
Gela – Chi non conosce l’antico detto siciliano ‘va cugghiennu aranci i n’ terra’ . Oggi si usa per indicare chi raccatta in forma di sciacallaggio. Un tempo invece, nella tradizione contadina, i poveri raccoglievano arance da terra, quando le trovavano sotto gli alberi di arancio. Perchè l’arancia ha un peso e se non raccolto, cade dai rami. E’ quello che è accaduto negli alberi di arance voluti negli anni 2000 dall’ allora sindaco Crocetta. Simbolo del clima mite dell’area mediterranea sono stati impiantati, non a caso, in viale Mediterraneo. Bellissimi e decorativi, come tutte le cose di Gela, sono stati abbandonati al loro destino. Nel tempo sono cresciuti a dismisura in altezza ed i rami mai potati si sono piegati verso il basso tanto da non permettere più il passaggio agevole dei pedoni perché avrebbero urtato contro i rami che non sono mai stati potati e curati come si fa nelle città dove le cose funzionano. Inoltre le arance mature sono cadute a terra e questo ha creato uno spettacolo indecoroso e antigienico in quanto richiama insetti di varia specie Zanzare. Del resto le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre promesso di disporre i lavori ma il tempo passa e nulla si muove.
Non stanno a guardare i componenti del quartiere ‘Ospizio marino’ che, capendo ormai da tempo che nessuno fa nulla per mantenere la città decorosa, hanno imbracciato gli attezzi e guanti e hanno ripulito l’area, in questa domenica di silenzio. “Chi fa da sè fa per tre – dicono il presidente Giuseppe D’Aleo ed il socio attivo Emanuele Sacco – e l’abbiamo ripulito noi. Ci piace vedere il nostro quartiere pulito”. Peccato che se non ci fossero i volontari del comitato di quartiere le arance sarebbero rimaste per terra. Perchè nel 2020, nonostante la povertà blaterata, nessuno le prende…….