Cronaca

Si parla di acqua in Commissione regionale ATI e rappresentanti politici della provincia di Caltanissetta, assenti!

Si è svolto giorno 16 dicembre un incontro convocato  IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars per parlare del servizio idrico nelle varie provincie con particolare attenzione alla questione tariffe, anche alla luce dei recenti provvedimenti che hanno visto Sicilaque al centro di procedimenti da parte di ARERA per violazioni rilevate sull’applicazione di maggiorazioni sui prezzi di vendita ai gestori provinciali, fra i quali Caltaqua.

Non viene difficile pensare che tali maggiorazioni abbiano ricadute sui cittadini ed sulle imprese.

“L’avvio del procedimenti da ARERA nei confronti di Sicilaque SPA del 25 luglio 2019 riguarda violazioni per aumenti tariffari applicati negli anni che vano dal 2013 al 2019 senza le delibere autorizzative prescritte ed altresì mancate comunicazioni relativamente ai volumi di specifiche forniture di acqua negli anni dal 2014 al 2018, necessarie per determinare le tariffe annuali sino al 2019”. Lo riferisce il dott. Licari, consulente di Gran Sicilia”

“Rileva l’ARERA la conseguente perdurante lesione del diritto degli utenti alla esatta conoscenza e alla corretta applicazione dei corrispettivi tariffari dovuti”.

Questo è in parte il dato tecnico. Ancor più sconfortante, se è possibile, il dato politico.

Ad oggi non risultano rilievi o determine in merito da parte dell’ARS e Giunta di governo Regionale.

Nel corso dell’Assemblea si è potuto constatare anche che molti sindaci e autorità politiche dei territori coinvolti non sono a conoscenza delle carte. 

Ma lo spettacolo più grande viene dalla provincia di Caltanissetta: TUTTI ASSENTI. Non si è parlato di Acqua in provincia di Caltanissetta perché i vertici dell’ATI, i Sindaci, i Deputati regionali e Nazionali,  rappresentanti politici del territorio a tutti i livelli non hanno partecipato. Ed è davvero strano il fatto che appena 2 giorni prima il Sindaco di Gela aveva sollevato la questione tariffe del servizio idrico a mezzo stampa.

Le denunce fatte sui giornali non hanno alcun valore se non seguite da azioni nelle sedi istituzionali. In questo territorio non c’è nessuno che si stia dimostrando degno di rappresentare i cittadini. Tristissima constatazione che è la più ovvia delle conclusioni e vorremmo non pensare mai non che si tratti solo e sempre di distrazione ed incapacità. Gran Sicilia non è nei palazzi, non occupa poltrone ma non smette mai di lavorare su questo tema che ci sta a cuore dal primo giorno, prima di tutto in quanto cittadini. E ancora una volta siamo costretti a fare di tutta l’erba un fascio, perché cosi è, e dichiarare l’inefficacia di tutti, e dobbiamo ribadire tutti, i rappresentanti politici che evidentemente non rappresentano un bel niente.

Non c’è distinzione fra maggioranza ed opposizione, fra comuni, Enti intermedi, Regione o Parlamento. L’acqua è un problema che non sanno (e l’incapacità sarebbe l’ipotesi meno dolorosa) risolvere. 

Tariffe alte, servizio scadente, scarichi e depuratori inefficaci, migliaia di euro spesi dai cittadini per approvvigionamenti alternativi e ancora attendiamo un inizio d’azione. Non una dichiarazione sui giornali, ma azione. Questo gravissimo fatto, quesa assenza dolosa nel momento in cui una posizione andava presa Nessuno dei nostri EROI era presente. Zero. E Zero è quello che ci rimane di loro in questi tristissimi periodi. La nostra rabbia non si consumerà in un articolo. Non ci siamo mai fermati, e le azioni legali arriveranno. Da soli o insieme ad altre forze sane di questa città e di tutta la provincia. Anche perché, attraverso canali ufficiali, no riceviamo mai risposte. Forse in Tribunale potremmo averle.

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