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Emergenza rifiuti, CUFFARO:“La Sicilia ha bisogno dei termovalorizzatori, non si perda altro tempo”

“La Sicilia ha bisogno quanto prima dei termovalorizzatori. Le discariche siciliane sono sature e l’acuirsi della difficoltà nello smaltimento dei rifiuti nelle grandi città rende necessaria e non più procrastinabile la realizzazione”. Lo dichiara Totò Cuffaro, commissario regionale della Dc.

Prosegue Cuffaro: “Soltanto nel Palermitano, ci sono 12 comuni che non sanno dove conferire i loro rifiuti. Per smaltire i rifiuti siciliani si è costretti ad andare nel nord Italia o, in alternativa, conferire in impianti di termovalorizzazione presenti in Europa sostenendo costi enormi”.

Il commissario regionale della Dc espone la sua visione: “In Sicilia, riteniamo che i termovalorizzatori, impianti di nuova generazione ad emissioni zero in grado di produrre energia, debbano essere due, preferibilmente posizionati vicino alle due grandi aree metropolitane. La costruzione dei termovalorizzatori è stato uno dei
punti del programma elettorale del presidente Schifani, scelta che ci trova concordi e che viene condivisa dalla coalizione ed è proprio dalla condivisione del progetto che si deve partire per procedere quanto prima all’iter che porterà alla costruzione dei termovalorizzatori. Soltanto in questa maniera potremo risolvere i problemi in tutta la Regione e prima avvieremo l’iter prima verranno realizzati, non occorre più perdere tempo”, conclude.

Le dichiarazioni di Cuffaro seguono i dubbi esplicitati venerdì scorso dal neo assessore Di Mauro.
“Io non vorrei che i ritardi sulla pubblicazione dei bandi per costruire i due termovalorizzatori siano dovuti alla mancanza di un business plan”. L’allarme arriva dal nuovo assessore ai Rifiuti Roberto Di Mauro, che secondo quanto si legge sull’edizione cartacea del Giornale di Sicilia si sarebbe lasciato sfuggire che l’operazione per realizzare gli impianti cruciali per il superamento dell’emergenza non sia sul binario d’arrivo come annunciato dal governo Musumeci poco prima delle elezioni. Tutt’altro.

Di Mauro ha però aggiunto: “Questi impianti hanno dei costi di gestione altissimi. E questi costi andrebbero sostenuti dalle Srr e dunque dai Comuni con la tariffa di smaltimento. Io credo che senza un contributo pubblico venga a mancare la convenienza a realizzarli. Alcuni anni fa lo Stato prevedeva un contributo pubblico, il cosiddetto Cip6, per realizzare e gestire questi impianti e lo faceva per evitare che la Tari schizzasse verso l’alto. Dobbiamo discutere con Roma l’ipotesi di introdurre un contributo simile”.

Il neo assessore precisa “di non aver ancora aperto i dossier” ma poi mette sul tappeto un altro problema: “La tariffa di smaltimento in Sicilia è ancora diversissima da provincia a provincia perché risente dei costi di trasferimento dell’immondizia. Dunque probabilmente prima di pensare a questi impianti dovremmo anche ragionare sull’ipotesi di introdurre una tariffa unica nell’Isola che sia la media di tutte quelle attuali”. La realizzazione dei due termovalorizzatori, la cui progettazione è stata avviata dal governo Musumeci, è nel programma di Schifani.

“La proposta di Renato Schifani per risolvere il problema dei rifiuti che ci sono per strada è quella di realizzare due termovalorizzatori che trasformano i rifiuti in energia! Ci sarebbe da ridere se non fosse una proposta di un senatore della Repubblica. Lo abbiamo spiegato a Musumeci e cerchiamo di spiegarlo anche a Schifani”, aveva detto Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, rispondendo alle proposte di Renato Schifani per risolvere l’emergenza rifiuti nell’isola. Era il tempo della campagna elettorale, quando l’attuale presidente della Regione si disse favorevole alla costruzione degli impianti.
De Luca aveva proseguito: “Nei termovalorizzatori non si brucia il sacchetto dell’immondizia perché ha un basso potere calorifico e serve più energia per farla bruciare di quanto ne produrrebbe; anzi non ne produrrebbe affatto! Negli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti ci va la frazione secca. I termovalorizzatori non sono dunque la soluzione e non servono certo ad eliminare i rifiuti in strada! Inoltre, realizzare un impianto prevede un progetto, un bando, delle autorizzazioni e poi l’appalto ed i lavori. Ad oggi non si sa nemmeno dove farli!”.

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