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Consiglio comunale: si parla di acqua

Gela – La sala del Consiglio comunale gremita dai cittadini che chiedono l’acqua pubblica. Ci sono i sindacati Cgil, Cisl, Ugl, il deputato Nuccio Di Paola ed il senatore Pietro Lorefice. Il dirigente del Movimento Massimo Vella legge il documento. In apertura si cambia tema e si propone di celebrare un Consiglio comunale al Palazzo d’Orleans. Fa eco il sindaco a questa proposta, e consegna un documento sullo storno dei fondi del Patto per il sud. “La città è stata vessata da anni – dice il sindaco Greco – il vostro sindaco è riuscito a far entrare la rappresentanza di Gela, nella commissione di controllo. Ho chiesto che l’ATO vigilasse. Ho chiesto che ogni comune presentasse una relazione sulla gestione di Caltaqua. Sono arrivate solo 9 relazioni di altrettanti comuni e fra questi c’è quello di Gela. Come sindaco ho convocato tutte le forze sociali per valutare tutti insieme se ci sono le condizioni per arrivare a chiudere una eventuale risoluzione del contratto per percorrere una strada unitaria. La scelta deve essere condivisa. L’acqua non è né di destra né di sinistra. La protesta è legittima e giusta, si sono superati tutti i limiti e dobbiamo trovare la strada per fare rispettare la città”. Il consigliere Ascia sottolinea che la scelta della privatizzazione risale al 2004 e Gela si era opposta e aveva visto giusto: ritiene che si debbano studiare le inadempienze e accelerare l’iter per la soluzione del problema.

Il Segretario della Cgil Ignazio Giudice fa rilevare che è assente Caltaqua, il Governo regionale, l’ ATO idrico. “Rispetto alle assenze specifiche – dice – Caltaqua ci prende in giro e non dobbiamo pagare e dimostrarlo con le ordinanze di non potabilizzazione. Non abbiamo bisogno di rateizzazione

Ecco l articolo sulla rateizzazione, non hanno concesso nulla. Andiamo a Palermo ed andiamo a rappresentare i nostri problemi a chi non è qui”

Emanuele Gallo della Cisl dice che dal 2006 si sapeva che la tariffa dopo sette anni doveva diminuire se fosse stata rifatta la rete. Ma aumenta perché i lavori non sono stati completati. La Cisl ha chiesto un incontro a Mazzarino e si sono presentati 5 sindaci e dopo solo tre. Per 4 anni l’ATO è stato gestito da un commissario. Oggi serve l applicazione della legge. Nessuno controlla Caltaqua che specula. Abbiamo perso troppo tempo”.

Alario (Ugl) dice che ci troviamo di fronte ad una emergenza. Si paga l aria che aziona i contatori. Bisogna agire per queste responsabilità. “Noi siamo disponibili a qualsiasi lotta” – dice.

Il consigliere Casciana invitato il sindaco a costituire l ATI per controllare il gestore. Paola Giudice sostiene che l’ATI è obbligatoria per legge: perché non è stata costituita?

Il deputato Di Paola dice che stasera rileva un deja vu. Da anni si registrano gli stessi problemi e parte della politica che ha avuto un atteggiamento connivente. Oggi si scopre che non c’è l ATI e con questa mancanza si continuano a perdere fondi. Discuteremo del problema a Palermo, oggi lo faremo con la rappresentanza del popolo.

“Gravissime le assenze degli interlocutori – dice il consigliere Grisanti – ho studiato un’enormita’ di faldoni e tengo a sottolineare che questa non è la sede istituzionale per risolvere qualcosa”. Grisanti pone una serie di quesiti che mai nessuno  ha posto.

Il consigliere Cascino ha posto l’accento sulle condizioni dell’acqua impura. “Oggi dobbiamo avere il senso di responsabilità per denunciare tutto e chiedere risarcimenti”. Nel frattempo l’aula si è svuotata e l’area del pubblico pure.

Il consigliere Faraci ha fatto un excursus forbito partendo dal possibile uso delle dighe ma alcune dighe sono fuori uso da anni. Il consumo pro capite inizialmente era di 150 litri un tempo e d ‘incanto adesso è di 50 litri.

Il consigliere Spata fa notare che il sindaco si è allontanato. “Il sistema si vede – dice – vedendo i dipendenti di Caltaqua. Sindaco, lei cosa ha fatto in sei mesi, ha applicato le penali? Io mi aspettavo che lei venisse con un parere legale. Inoltre le chiedo di studiare e venire preparato. La gente chiede e deve avere risposte”.

Incardona dice: “noi siamo i cittadini e stiamo con i cittadini. Siamo presenti e vogliamo mettere la faccia. Bollo o in pentola 8 milioni di euro per le reti idriche e la costituzione dell’Ati è fondamentale. Serve una soluzione ora, da quest’ aula”.

Morselli redarguisce Spata per il suo intervento ritenuto inopportuno e strumentale.

Scerra ritiene il Consiglio comunale di stasera insensato in quanto anticipa la convocazione del Prefetto. “Avete studiato – dice – ma serviva questo consiglio comunale per scoprire che Caltaqua è inadempiente e che crea disservi?” Attacca il sindaco che dal 2007 parla di acqua ma oggi non propone soluzioni. “Se non ha il coraggio di portare avanti questa battaglia, si dimetta e dia posto a chi ne ha”.

Il consigliere Sincero ha sottolineato che il consiglio comunale è stato celebrato per rispondere alle istanze dei cittadini.

Sostegno incondizionato della consigliera Morselli al sindaco.

Il sindaco ha chiuso i lavori fra le rimostranze del consigliere Scerra: ne è nata una piccola polemica che ha indotto il Presidente Sammito ad espellerlo. Alla fine il Consiglio comunale ha emesso un documento finale votato da 15 consiglieri, perlopiù di maggioranza.

 

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