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Sulla vicenda dei loculi, come al solito, si gioca a rimpiattino

Gela –  E’ diventata una vera querelle, quella dei loculi cimiteriali , dopo l’ordinanza del sindaco e la levata di scudi dell’opposizione ed associazioni della città. Nessuno vuole che si tocchino i morti e le tombe storiche del Cimitero monumentale, nè che si ceda a vessazioni. “E’ una vicenda che tocca la sensibilità di ognuno di noi, ed è normale che indigni e divida, ma noi amministratori abbiamo il dovere di risolvere un problema molto grave con tutti i regolamenti e le leggi a disposizione, ed è quello che stiamo facendo. Semmai, quello che non comprendiamo è come sia possibile che cavalchi l’onda di un’emergenza reale il consigliere comunale leghista che lo scorso 10 dicembre avrebbe avuto in aula consiliare la possibilità di opporsi e cambiare le cose e non lo ha fatto”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano interviene così sulla vicenda dell’estumulazione delle salme sepolte al cimitero monumentale da oltre 30 anni e per le quali non è stata rinnovata la concessione.

Il Comune si impegna, da qui ad un mese, a divulgare l’avviso pubblico con tutti i mezzi che ha a disposizione, per raggiungere i familiari e gli eredi dei defunti interessati dalla futura estumulazione in base all’ordinanza dirigenziale del 15 dicembre 2020 a firma dell’ing. Grazia Cosentino. “Questa amministrazione comunale si sta impegnando nelle politiche cimiteriali a 360 gradi, con interventi nel breve, medio e lungo termine e l’estumulazione – prosegue Di Stefano – è uno degli atti necessari e a norma di legge in ogni comune d’Italia per risolvere l’emergenza. Bisogna, comunque, partire da lontano per capire quello che sta accadendo, e precisamente dal regolamento di Polizia Mortuaria del 1980, aggiornato nel 2013, e dalla determinazione del Commissario Straordinario n. 162 del 2 novembre 2009. Quest’ultima stabilisce due cose importanti:

  • si può rinnovare la concessione cimiteriale solo a chi presenta apposita domanda con allegato il versamento della quota
  • di dare mandato al settore Ecologia al fine di provvedere a depositare i resti mortali nelle fosse comuni per tutti quelli che non presentano domanda di rinnovo per poi procedere all’assegnazione, a chi ne farà richiesta, di tutti i loculi tornati disponibili.

In sostanza, viene meno il principio secondo cui l’acquisto di un loculo sia sempre, concetto ulteriormente sancito dal consiglio comunale del 18 novembre 2009. I loculi, dunque, hanno una concessione di 30 anni, i monumentini e le cappelle di 99 anni”.

Già solo questo basterebbe per non alimentare polemiche, ma c’è dell’altro. Il consigliere Giuseppe Spata che adesso lancia strali contro un’amministrazione che non avrebbe rispetto dei morti, lo scorso 10 dicembre ha preso parte al consiglio comunale convocato per procedere alla modifica e all’integrazione degli artt. 27, 58, 71 e 72 del Regolamento di Polizia Mortuaria e votato all’unanimità dai presenti. “In quell’occasione, – spiega il vicesindaco – Spata non solo lo ha votato, ma ha addirittura formalizzato un emendamento all’art.72, quello che prevede che ‘le nicchie ed i loculi possono contenere una cassetta o una urna cineraria sia o meno presente il feretro’, affermando che ‘le nicchie ed i loculi possono contenere oltre al feretro tante cassette o urne cinerarie fino al riempimento’. Altro che rispetto della memoria! Spata ha chiesto di ammassarli i defunti, nell’ottica dell’ottimizzazione degli spazi. Questa è la verità, e adesso viene a farci la morale. Se era davvero così sensibile al tema, perchè non ha chiesto che venissero apportati altri tipo di modifiche al regolamento? Proprio lui che, tra l’altro, fa parte della commissione che regolamenta la materia”.

L’amministrazione Greco sta operando legittimamente, tanto che il 15 ottobre 2019 è stata approvata una mozione per rendere disponibili i loculi del cimitero monumentale non rinnovati alla scadenza della concessione tramite la costruzione di celle ossario e a firmarla sono stati un consigliere della maggioranza, Vincenzo Casciana, e uno dell’opposizione, Gabriele Pellegrino, d’accordo entrambi sul rinnovo delle concessioni trentennali. “Oggi, invece, – prosegue Di Stefano – apprendiamo che anche Fratelli d’Italia cambia idea perchè ‘la storia non si tocca’, ma anche loro perchè non hanno fiatato durante il consiglio comunale?”.

Infine, la polemica innescata dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”. “A loro mi limito a dire che nessun monumento dal valore storico e architettonico riconosciuto sarà interessato dalle estumulazioni o, peggio ancora, sventrato. Anche questa polemica riteniamo che sia pretestuosa e in forte ritardo visto che è dal 2009 che c’è in vigore l’attuale regolamento. Quanto al fatto che si insinui che vengono svuotati solo i loculi della povera gente, facciamo notare che ci possono anche essere 150 loculi vuoti, ma se le concessioni sono valide non li si può toccare. Con questo, speriamo di aver chiarito come stanno le cose: lungi da noi – conclude Di Stefano – l’intenzione di cancellare la memoria della città o di privare dei loculi i nostri concittadini”.

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