Cronaca

Troppi assembramenti in autobus: allarme lanciato da una donna

Gela – Ore 18, l’autobus di linea che da Gela porta studenti e lavoratori a Catania era pronto per partire. Era quasi pieno, mentre le norme anticontagio prevedono la distanza di almeno un metro fra i passeggeri. Dalla stazione si mette in moto per uscire dalla città e raggiungere la SS 417, quando di alza la voce di una donna. “Qui siamo in troppi, non si può viaggiare in questo modo. Non c’è la distanza di sicurezza, mi dispiace io non ci sto”. Nel frattempo il cambio delle marce faceva i capricci e il conducente è stato costretto a fermarsi prima ancora di uscire dalla, rotonda della via Venezia che porta alla strada statale. L’allarme anticovid è partito ed è intervenuto l’esercito che ha scandagliare uno per uno i documenti di tutti i passeggeri per identificarli ( come si vede nella foto interna)

conducente compreso. Nel frattempo il caos, fra i passeggeri c’erano lavoratori che dovevano raggiungere l’aeroporto per partire alla volta di mete lontane. Rischiavano di perdere il volo, e rumoreggiavano per questo. Alla fine tutto inutile perchè l’autobus è partito ugualmente, solo con qualche passeggero in meno, alle 19.15, arrivando a Catania alle 20.50. Tanto rumore per nulla, perché se il virus doveva circolare in quell’ambiente chiuso lo ha già fatto.

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