Di giorno lavorava come dipendente all’Assemblea regionale siciliana, la sera e nei giorni festivi era spinta e a volte costretta dal marito a prostituirsi come escort di lusso in tutta la Sicilia.
I carabinieri, indagando sui legami fra il tifo organizzato e la famiglia mafiosa del Borgo Vecchio a Palermo, hanno scoperto che un tifoso storico del Palermo considerato uno dei grandi vecchi del tifo rosanero, gestiva l’attività di escort della moglie, costringendola in alcuni casi ad avere rapporti con i clienti.
Disoccupato, beneficiario del reddito di cittadinanza, l’uomo riceveva le telefonate dei clienti, pubblicizzava la moglie nei più importanti siti internet di escort, l’accompagnava agli appuntamenti e vigilava sulla sicurezza della donna.
Il marito protettore è stato indagato per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
E’ invece risultato estraneo alla vicenda dei rapporti fra ultras e affiliati al clan mafioso del Borgo Vecchio.