Gela – La strada teatro dello scempio che si vede nelle foto, ha il nome di una pianta, la “menta“, molto conosciuta già dal tempo degli Egizi e dei Romani, che usata da Galeno come pianta medicinale dal profumo inebriante. Peccato però che all’odore della menta non corrisponda la triste realtà che si vede nelle foto fornite dai residenti. Siamo a Borgo Manfria, la zona che porta alla struttura di assistenza agli spastici, Aias e qui la gente passa e lascia i rifiuti. Si può immaginare l’odore che emana. Ieri qualcuno ha pensato di bruciare la spazzatura ormai insopportabile. Questo è un altro angolo di Gela che ci viene sottoposto all’attenzione da chi paga le tasse e non dispone di servizi adeguati al vivere civile. La gente è disperata e si rivolge alle redazioni giornalistiche che possono solo riferire il messaggio che viene recepito dalle alte sfere come elemento di cattiveria. Non è cattivo invece chi sta a guardare e non fa nulla per risolvere il problema anzi si giustifica facendo girare il messaggio che ha bisogno di tempo. Quel tempo che manca ai residenti della zona prima di contrarre qualche malattia
