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Calabrese (UIL): “serve incentivare la ripresa economica”

Gela – La ripresa delle attività nell’indotto della Raffineria di Gela e nella Provincia di Caltanissetta ha necessità di essere riorganizzata per imprese e lavoratori allo scopo  di partire in sicurezza evitando, se possibile, l’annunciata fase due dell’epidemia.

Nel Comune di Gela e nella Provincia di Caltanissetta la crisi nel nostro settore mette in luce la fragilità del sistema. Attività spesso sconosciute e un sistema produttivo frammentato che se non adeguatamente accompagnato anche alla cig pur di farli restare sul mercato, rischiava il disastro economico e occupazionale. Il comprensorio dell’area Gelese e la Provincia di Caltanissetta, necessitano d’importanti investimenti partendo dalla realizzazione dell’Aria di Crisi Complessa, per arrivare a un bacino d’opportunità in grado di coinvolgere gli attori dello Sviluppo e le Istituzioni interessate all’AREA di Crisi per attivare e realizzare progetti esecutivi. Coinvolgere i Comuni ricadenti nel perimetro delle tre Province interessate, significa centrare l’obiettivo di candidare Gela ad area d’attrazione per il Mediterraneo per attività logistiche, portuali e programmare il rientro di tante maestranze rimaste nell’attesa di assunzione.  Verificare qual è la migliore formula per l’utilizzo di una parte del gas che arriva a Gela, per contribuire al rilancio del sistema economico e industriale. Abbiamo necessità d’individuare convenienze che conducano alla programmazione d’iniziative che portano al tavolo di confronto, per cercare convergenze in grado di sviluppare programmi finalizzati e impiegare professionalità acquisite negli anni, da lavoratori e imprese. Serve realizzare iniziative idonee a insediare nuove aziende compatibili col territorio, nelle more che la Raffineria riprenda a pieno regime la produzione evitando, a tanti metalmeccanici, privi d’occupazione, d’emigrare. In questi giorni in conferenza col nostro Segretario Generale Rocco Palombella, il nostro Organizzativo Roberto Toigo e le Regioni meridionali, si è convenuta la ripartenza secondo protocolli di sicurezza firmati in sede Nazionale e Regionale, contestualmente vorremo collaborare al rilancio d’aziende piccole, medie o grandi, interessate a scommettere sul lavoro di qualità e sicurezza. Siamo nell’attesa che a breve l’Inps paghi la cig ai lavoratori interessati, affinché molte famiglie trovino sollievo alle tante difficoltà. 

Con queste convinzioni chiederemo alla Confederazione d’accompagnarci in un percorso dove il Sindacato Metalmeccanico, si confronta con le Istituzioni Provinciali, Regionali e locali per ripartire dal nostro Settore, rilanciando ciò che esiste e individuando elementi che attraggono nuovi investimenti. Occorre evitare la perdita di posti di lavoro in una realtà provinciale martoriata da vecchie e nuove difficoltà e da una “crisi di Area e di Settore” che si protrae da tempo.

UILM-UIL Nicola Calabrese

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