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La mappa degli aiuti in Sicilia per l’emergenza coronavirus: così sono distribuiti i 43 milioni

Cinque milioni e centomila euro per Palermo, più di due milioni e mezzo per Catania, un milione e 700mila euro per Messina e così via, fino ai 1.500 euro della piccolissima Roccafiorita, il più minuscolo dei Comuni della Sicilia. Dopo il via libera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivato sabato sera, la protezione civile ha diffuso il dettaglio dei 400 milioni aggiuntivi stanziati dal governo centrale per l’emergenza alimentare: soldi che arriveranno subito e che potranno essere trasformati immediatamente in buoni spesa per le famiglie in difficoltà, che a Palermo città ad esempio sono circa cinquemila secondo le registrazioni giunte finora al Comune.

Si muove così la macchina dell’emergenza sociale. Dopo l’allarme per gli assalti ai supermercati e la conseguente militarizzazione e dopo la mossa della Regione, che sabato ha dato vita al proprio piano da 100 milioni grazie ai fondi comunitari, arriva dunque l’intervento dello Stato, che immetterà subito denaro nei portafogli delle famiglie. Soldi – oltre 43 milioni per tutta la Sicilia – che ovviamente saranno distribuiti fra le famiglie indigenti, anche se la polemica politica non si è trattenuta dalla tentazione di soffiare sul fuoco neanche su questo fronte: ieri sera il sindaco di Messina Cateno De Luca è tornato a rilanciare la bufala dei 7 euro a testa, dividendo lo stanziamento del governo Conte per tutti gli abitanti della sua città.

E mentre arrivavano attacchi dalle altre forze politiche – ad esempio la deputata Cinquestelle Antonella Papiro, che parla di “destra sciacalla” e invita il sindaco a “ripassare un pochino la matematica” – sono stati gli stessi follower di De Luca a costringerlo a una correzione del tiro: “Sappiamo già che dovremo sfamare circa 5 mila persone a Messina su 230 mila quindi avremo disponibile 340 euro a testa che basteranno per quante settimane?”

Adesso toccherà ai Comuni fare la prossima mossa. Con i fondi dello Stato e quelli che della Regione, che secondo i calcoli di Palazzo d’Orléans raddoppieranno per un paio di mesi l’effetto del reddito di cittadinanza: nell’ultimo anno l’assegno voluto dal Movimento 5 Stelle e dal governo Conte ha fatto piovere in Sicilia un miliardo di euro, raggiungendo 181.214 famiglie e un totale di 466.505 persone, e adesso l’obiettivo è mettere in sicurezza un numero più o meno analogo di siciliani a rischio povertà per la crisi provocata dal coronavirus.

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