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Gli Rmi senza stipendi: “ci avevano assicurato il pagamento”

GELA –  “Siamo stanchi di essere trattati come  gli ultimi della classe. Ad oggi da parte dell’assessore ai servizi sociali abbiamo ricevuto solo false promesse” Sono i lavoratori Rmi che ad oggi non hanno ricevuto lo stipendio del mese scorso. Stipendio, si fa per dire.  Perché si tratta di un contributo che va dai 400 ai 600 euro. “L’assessore Gnoffo – si legge in una nota degli Rmi – aveva partecipato ad una riunione e qsi era impegnata più volte alla puntualità nei pagamenti, aveva detto di volere essere sensibile ai problemi delle categorie fragili ma poi quell’impegno è stato come al solito disatteso. Noi sistematicamente riceviamo il nostro sussidio sempre con molto ritardo peraltro con soldi stanziati ed anticipati dalla regione, più volte abbiamo reclamato ma senza nessun esito, anche quando l’assessore è stata convocata in una assemblea sindacale e l’assessore ha replicato la promessa, dicendo che sarebbe intervenuta sulla questione e che non si sarebbe più verificato ciò che di fatto era accaduto. Cosa non risultata vera perché non solo il ritardo è continuato ma non ha risposto nemmeno più a telefono per dare spiegazioni del suo impegno, un vero assessore latitante. Chiediamo un impegno del sindaco visto che anche a lui ci siamo rivolti ma mai ci ha accolti per il nostro grido di aiuto. Come mendicanti abbandonati dal mondo, viviamo i nostri giorni elemosinando, mentre uomini e donne delle istituzioni, restano non curanti dei bisogni del prossimo. A volte ci viene da dire: ma quanto è ignobile questa terra”!

“Si tratta di un contributo minimo – aggiunge il lavoratore Rmi Ascia – che varia dalle 400 alle 600 euro, eppure le presenze sono ferme alla ragioneria. Come possiamo mantenere le nostre famiglie in queste condizioni?”

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