CronacaGela

Gela. Il prefetto ed il sindaco si unisce, chiede alla comunità gelese che collabori, anche anonimamente, con le forze dell’ordine.

Mi unisco all’appello di Sua Eccellenza il Prefetto, dr.ssa Chiara Armenia, nel chiedere che la comunità gelese collabori con le Forze dell’Ordine, segnali, anche anonimamente, e dia il proprio contributo alla lotta contro la criminalità che sta facendo ripiombare la nostra città nell’incubo degli anni bui. I gravi e numerosi episodi delle ultime settimane vanno assolutamente condannati e contrastati, perchè ci stanno togliendo la serenità, stanno creando difficoltà enormi agli imprenditori e stanno reprimendo la naturale vocazione del nostro bellissimo territorio alla cultura e al turismo. 

In ultimo, la brutale aggressione a Macchitella ai danni di un ristoratore, ora ricoverato a Palermo in gravi condizioni. Nell’esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai familiari, voglio condannare l’esecrabile gesto e appellarmi, anche in questo caso, sia alle Forze dell’Ordine, affinchè diano un volto a questi delinquenti, sia a chi è in possesso di elementi utili alle indagini. Non voltiamoci dall’altra parte, siamo e facciamo tutti parte della stessa comunità. 

La presenza massiccia dello Stato in città si vede e si sente, tutti ne stanno pian piano prendendo consapevolezza, ma non basta, perché non ci può essere un agente per ogni cittadino. Occorre avere coraggio ed autodeterminarsi. La mia amministrazione, dal canto suo, sta facendo il possibile per accelerare l’iter finalizzato all’installazione del sistema di videosorveglianza, che è l’altra risposta che Gela ci chiede. 

Tutti noi siamo chiamati ad essere i guardiani della nostra città, coloro che la difendono da quanti vogliono distruggerla, economicamente e nell’immagine, privandola del brillante futuro al quale ha diritto.

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