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Il ‘calvario’….verso la Madrice

Gela – Ha tutta l’aria di rappresentare un calvario verso la chiesa Madre. Un percorso ‘doloroso’ tempestato da buche, erbe selvatiche che per chi è affetto allergie sono deleterie, e qualche volta, anche spazzatura. Uno degli angoli del centro storico che potrebbe rappresentare una risorsa e che invece, come si vede dalle foto, versa in stato di abbandono. Siamo in via Matrice e stradine limitrofe che confinano con la via Senatore Damaggio. Qui transitano a mò di gimkana, gli anziani che si recano in chiesa e che devono stare molto attenti se voglio sopravvivere indenni. Le strade sono dissestate e le cadute di anziani e persone di mezz’età non si contano ogni giorno. Per non parlare del sistema di illuminazione che risale ai tempi del fascio. Una speranza è rappresentata dal progetto di illuminazione che sta portando avanti la Ghelas: da mesi è in corso la sostituzione del vecchio sistema elettrico con lampade a basso consumo energetico, ma solo se rientra nelle zone di competenza comunale, altrimenti, gli anziani si rassegnino ad andare in giro con la torcia manuale.

Poi c’è lo scempio dell’orto Pasqualello già predisposto ad anfiteatro sullo sfondo del golfo di Gela. Un panorama mozzafiato che in altro siti sarebbe sito privilegiato per rappresentazioni teatrali. Peccato però che nessuno ha mai pensato a sfruttarlo: ci sono state tante parole al vento progetti e interviste ma nessuna realtà. Ci resta questo dopo un’intervento di pulizia di qualche giorno fa.

 

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