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Giudice (Cgil): il Governo nazionale deve fare di più e lo deve fare subito

Caltanissetta – Il Governo nazionale deve fare di più e lo deve fare subito. Importanti ma non efficaci le misure di sostegno economico dirette ai Comuni. L’ anticipazione di cassa, pubblicata ieri dalla Gazzetta Ufficiale, rende ancora possibile pagare gli stipendi ai lavoratori degli 8000 Comuni d’Italia, mantenere attivi alcuni servizi essenziali come la raccolta rifiuti, insomma queste anticipazioni garantiscono l’ ordinaria amministrazione ma a noi serve ben altro. CGIL CISL UIL provincia di Caltanissetta ritengono l’erogazione di queste somme un acconto rispetto alla grandezza e profondità dell’emergenza sanitaria che si sta vivendo e, con tutto il rispetto, possiamo affermare che il Sud la vive di emergenze ancor prima di quella odierna che ha dimensioni mondiali. La ricaduta dell’anticipazione del fondo di solidarietà ai 22 Comuni della provincia è pari a euro 30.998.324 75 che i Comuni avranno a maggio invece che a luglio e li avranno senza bisogno dell’approvazione del bilancio. I soldi stanziati dalla protezione civile ai 22 Comuni della nostra provincia invece sono pari a euro 2.374.505,67 ed anche in questo caso noi li riteniamo un acconto. Invitiamo i Sindaci alla rivendicazione intelligente per ottenere di più dallo Stato centrale e tutte le diramazioni pubbliche di intevento finanziario e lo affermiamo consapevoli di alcune differenze di contesto. La pandemia è una disgrazia mondiale questa non è una opinione ma una triste certezza. A fronte di questa drammatica certezza segnaliamo che il nostro territorio ha due comuni commissariati, altri in dissesto finanziario, è decretato area di crisi complessa, ha una percentuale del 42% di un’occupazione (cittadini che non hanno mai avuto contratti di lavoro), e solo nell’ultimo anno, grazie a forze dell’ordine e procure, si sono registrate imponenti operazioni antimafia, si protebbe dire in sintesi che non ci manca nulla e infatti siamo da mesi la 104esima provincia per qualità della vita. Sono tanti i virologi che a che oggi si sono espressi tentando di aprire gli occhi a chi ci governa (sia regionalmente che a livello nazionale) annunciando il picco dei contagi e ricordandoci che le misure dettate dai dpcm sostanzialmente sono due: restare a casa e mantenersi distanti uno dall ‘altro in caso di code. Ecco, ribadiamo che tanti cittadini erano e sono poveri e sono poveri anche per una endemica emergenza abitativa che esiste da decenni e noi abbiamo sempre denunciato pubblicamente queste disgrazie nel silenzio delle istituzioni politiche. Anche in questa occasione intendiamo essere vicini ai Sindaci che vogliono garbatamente alzare Istituzionalmente un grido di allarme che dal prufondo sud deve arrivare a Roma in modo coeso e autorevole.
Il fattore tempo non è secondario, vale per tutte le Istituzioni democratiche!
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