Gela – Occhi puntati sulla Ipab Antonietta Aldisio su cui gravano le indagini della Procura della Repubblica del Tribunale di Gela. La raffica di controlli che da qualche settimana continua a ritmo serrato: ieri mattina il nucleo operativo dei Carabinieri ha operato perquisizioni nelle abitazioni dei soggetti implicati nell’indagine che si estende a macchia d’olio e che viene rafforzata da esposti di privati interessati alla gestione degli anziani e di associazioni. Documenti, telefoni cellulari, pc e tutto quanto può essere utile alle indagini sono stati prelevati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per favorire controlli più capillari, mentre il nervosismo sale e con esso le prese di posizione di dipendenti e collaterali. Non è la prima volta che vengono disposte perquisizioni legate al prosieguo dell’indagine che hanno interessato l’area della struttura di via Europa. Sono state posizionate anche cimici per le indagini ambientali. L’Ipab Aldisio non ha mai avuto vita facile: da anni le posizioni economiche dei pochi dipendenti sono state un rompicapo per le dirigenze, vuoi perchè il Comune non ha mai pagato le rette con regolarità, vuoi perchèle condizioni degli stabili versavano in stato di precarietà. Fino a quando due padiglioni della struttura sono stati dati in affitto e da questo è nata una vera e propria gestione privata dell’Ente pubblico, il che ha indotto la Regione ad annullare l’ultimo bilancio di previsione 2020.
