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Acqua alta! Morte a Venezia

Il MOSE di Venezia, costato circa 6 miliardi, esattamente tre volte il costo previsto, si è dimostrata opera forse inutile e dannosa. L’opera è costata anche 46 arresti, 40 patteggiamenti, 43 milioni di fatture false e 21,5 milioni di tangenti. Il MOSE è ultimato al 95%, mancano all’appello ulteriori 500 milioni.

Un pozzo senza fondo, in mezzo ad un mare di corruzione e di malaffare dilagante, e questo nella regione di Galan e di Zaia! La corruzione non è il male maggiore, essendo venute fuori nel frattempo delle gravi criticità che fanno del “Sistema MOSE” qualcosa che necessita di costanti e costosissime manutenzioni: circa 60 – 80 milioni l’anno.

Sono anche emersi danni di tipo strutturale: cerniere corrose, detriti che si accumulano fra le paratie, il cedimento e lo sprofondamento del fondale ed in ultimo questa volta il mancato funzionamento del “motorino d’avviamento”! Insomma “un’opera che fa acqua da tutte le parti”, che forse sarebbe stato meglio non fare, optare per qualche progetto diverso e più economico; un progetto che ha dimostrato la debolezza, la vulnerabilità e la corruzione di una politica modesta e parolaia, in una regione da vent’anni governata dalla Lega Nord! A Venezia è stata violentata la bellezza, calpestata una città che appartiene al pianeta, bene materiale dell’umanità.

Anche noi siciliani ci sentiamo offesi quando la nostra terra, terra di cultura e bellezza, è dimenticata e calpestata da una politica corrotta e sprecona. Da decenni aspettiamo le grandi infrastrutture al Sud, il Ponte sullo Stretto in primis….. e speriamo che non ci finisca come il Mose! Certa sarebbe, se il Mose non dovesse dare i risultati preventivati, la sconfitta del “genio italico”, della politica italiana, e la morte di Venezia.

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