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Rmi: lo scontro assessore – Ugl, continua..

Gela – Non si placano le polemiche a distanza fra l’amministrazione ed il rappresentante sindacale dell’Ugl Alario sul tema delle spettanze degli Rmi. Alario e gli Rmi sostengono che i lavoratori non hanno ricevuto nulla, ecco cosa sostiene l’assessore Gnoffo. “Le dichiarazioni del segretario dell Ugl non meriterebbero risposta. Tuttavia, è doverosa una precisazione. La nota a firma del sindaco e avente ad oggetto la richiesta di accreditamento delle somme in favore degli rmi è stata tempestivamente inviata a mezzo pec in data 2 aprile, come può ben attestarsi da avvenuta notifica di consegna che ho messo a disposizione degli organi di stampa. La stessa nota, già inviata a mezzo pec in data 02 aprile, è stata poi inoltrata a mezzo mail in data 16 aprile, su richiesta di un funzionario della regione, stante le difficoltà di ricezione dei vari uffici a causa dell’emergenza. Nel frattempo, gli uffici del settore dei servizi sociali si sono adoperati per avviare tutti gli adempimenti procedurali. Ad oggi, la regione non ha ancora erogato le somme richieste. Non capisco le ragioni per cui, nonostante la mia smentita comprovata da valida documentazione, il sig. Alario abbia ritenuto di dover continuare ad attaccarmi ingiustamente, anche con espressioni sconvenienti ed offensive. Avrebbe dovuto mantenere un comportamento serio, responsabile o quanto meno avere il buon senso di riconoscere l’errore anche con rispettoso silenzio. Forse dimentica che il sindaco ed io, con il pieno appoggio della giunta, ancor prima che intervenisse la regione, abbiamo riconosciuto un acconto in favore di tutti i richiedenti il reddito nonostante il mancato avvio dei cantieri a causa dell’emergenza. A onor del vero, ribadisco, che l’amministrazione assumendosi ogni responsabilità, si è impegnata in favore di coloro che hanno presentato l’istanza di accesso al reddito, decidendo di riconoscere loro una tantum pur in assenza dell’elenco definitivo dei percettori e nonostante il mancato avvio dei progetti. Molti di loro, infatti, dovevano ancora fornire idonea documentazione attestante lo stato di indigenza. E questa sarebbe indifferenza? Faccia chiarezza il segretario dell’UGL e si limiti a raccontare la verità dei fatti piuttosto che ritagliarsi un po’ di visibilità limitandosi a mere strumentalizzazioni.

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