Politica

Udc: ‘Non c’ è una scuola di serie A e di serie B

Il Governo centrale, secondo le ultime notizie diramate dal ministro della Pubblica Istruzione, viola la legge sulla parità scolastica del 2000.
Al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, come UDC poniamo una semplice domanda: forse per il Governo gli 866.000 alunni delle scuole, le loro famiglie e i 100.000 lavoratori degli istituti paritari valgono meno? Si tratta di una discriminazione inaccettabile. Non c’è una scuola di serie A e una serie di B” Nel provvedimento slegato dal Governo, sono state stanziate risorse per la sanificazione ma solo per gli istituti statali. I fondi stanziati per il mancato versamento delle rette da parte delle famiglie in questo periodo di crisi, inoltre, escludono le scuole paritarie primarie, secondarie di primo grado e di secondo grado. Nel nostro territorio sono presenti numerosi istituti privati frequentati da tanti bambini ed in cui lavorano tanti padri e madri di famiglia. Questi devono essere assolutamente tutelati.
Tramite la mia segreteria, e per il tramite dei senatori appartenenti al
Gruppo UDC, ho deciso di scrivere al ministro Azzolina, al presidente della regione, e per conoscenza anche al Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, affinché le nostre scuole private, e così gli studenti ed il personale tutto, vengano tutelati. È inaccettabile quello che si delinea per le nostre scuole paritarie.

Salvatore Incardona

Segretario cittadino Udc

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