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“Gela mese dopo mese muore, le attività chiudono le migliori menti emigrano”

Lo sfogo di Agati

Gela – Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Francesco Agati

“Nel costatare, che le mie proposte economiche sono copiate dai nostri amministratori, non potendo esprimere pienamente le mie competenze per mancanza di ruolo istituzionale, posizione che mi permetterebbe di interloquire direttamente e ufficialmente con le istituzioni regionali e nazionali, me lo chiede la gente comune fermandomi nelle strade, ma anche i rappresentanti istituzionali regionali.

Gela mese dopo mese muore, le attività chiudono le migliori menti emigrano, si vive un declino sociale e economico che riassumo in: calo demografico, disoccupazione endemica, disgregazione sociale, crollo religioso, incertezza del diritto, arroganza politica, separazioni, mancanza di valori, uso dilagante di droghe, ludopatia inquinamento. Tutti problemi inerenti alla carenza di denaro circolare, senza lavoro, senza sviluppo si cade in deflazione e declino sociale.

Negli ultimi trenta anni la politica non ha fatto gli interessi di Gela, i suoi cittadini sono stati umiliati dai suoi stessi rappresentanti, mai si sono realizzate commissioni per lo sviluppo del territorio. Per tale motivo chiedo all’amministrazione che se vuole lasciare ricordo ai postumi,di istituire cinque commissioni di professionisti preparati e motivati che si dovranno occupare di “marketing e propaganda”, “eliminazione  vincoli SIC e ZPS”, “immobili e infrastrutture”, “Università”, “bonifiche ambientali”. La salita è ripida ma bisogna iniziare a lavorare.

Il mio consiglio all’amministrazione non può che essere per il problema desertificazione commerciale vantaggi fiscali (riduzione del 50% di TASI, IMU) comunali per tre anni a chi apre una nuova attività a Gela. Eventi mensili in centro storico e in accordo con le categorie di competenza per la libertà senza orari di apertura degli esercizi commerciali. Che i nostri rappresentanti politici invece di copiare solamente le mie proposte e i miei progetti li rendano esecutivi.

La crisi è la più grande benedizione per le persone che utilizzano la testa non la lingua, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dal’angoscia come il giorno nasce dalla notte. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.”

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