AgrigentoCronaca

La tragedia di Ravanusa: “Da giorni la gente sentiva puzza i gas”

Il racconto di un consigliere comunale. I carabinieri: "Ma non è arrivata alcuna segnalazione"

Negli ultimi sette giorni so che diversi cittadini hanno lamentato puzza di gas nella zona che chiamiamo via delle Scuole Don Bosco in contrada Masciminici (Maestro Domenico), nella zona dov’ è avvenuta la tragedia, ma nessuno è intervenuto, sia il sindaco che i tecnici del gas non hanno ricevuto segnalazioni”. A parlare è il consigliere comunale di Ravanusa, Giuseppe Sortino.

In via Trilussa si continua a scavare senza sosta da ieri sera, e a quasi 24 ore di distanza dall’esplosione si fanno sempre più remote le possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Nella via dell’esplosione sono state rimosse le macerie dei palazzi, resti di una tragedia che secondo alcuni poteva essere evitata: “Purtroppo non è la prima volta che si registrano fughe di gas – dice ancora in una nota il consigliere Sortino – queste sono state tamponate nel tempo con interventi di manutenzione da parte dei tecnici ma se pensiamo che la rete del metano è stata realizzata quasi quarant’anni fa, considerato che Ravanusa è stato uno dei primi paesi ad avere il metano, credo che non ci sia stata una manutenzione adeguata”.

Sortino punta il dito sulla mancanza di manutenzione alle infrastrutture: “Questo è un paese vecchio, con reti idriche fatiscenti, chiediamo attenzione al governo regionale”. La rete è stata costruita tra il 1984 e il 1986 grazie alla spinta dell’ex deputato e ministro Salvatore Lauricella. Ravanusa  è stata la prima cittadina della provincia a essere metanizzata ma negli anni non sarebbe stata fatta la giusta manutenzione. Nonostante la nota diffusa dal consigliere Sortino, i carabinieri hanno però escluso la presenza di segnalazioni alla caserma, al Comune o alla società del gas su possibili perdite.

Centinaia di persone, intanto, si sono raccolte oltre le transenne da ieri notte in attesa di notizie. Calato il buio ritornano le luci artificiali per illuminare un’altra notte di ricerche. Sono centinaia i vigili del fuoco che si alternano, scavando a mani nude, coordinati dalla protezione civile e alla presenza del sindaco Carmelo D’Angelo, sul posto da ieri sera. (

 

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