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Greco: “Il Recovery found, un’occasione da non perdere”

Gela – “I Sindaci sono i rappresentanti dei propri cittadini, e hanno il dovere di alzare la voce per farsi sentire fino a Palermo e a Roma quando nei Palazzi si mettono in campo strategie e si elaborano piani senza capo né coda che, oltre ad essere frutto di incompetenza ed indifferenza, finiscono per penalizzare sempre i soliti, vale a dire le infrastrutture del Sud Italia e delle Isole, a tutto vantaggio di quelle del nord Italia”. 

E’ una storia vecchia quanto il mondo quella che denuncia il Sindaco Lucio Greco, che si riallaccia direttamente alla famosa Questione Meridionale che si studia anche nei libri di storia. Il piano in questione è, nel caso specifico, il Recovery Plan cui ha messo mano il Governo Centrale senza tenere minimamente in considerazione le linee guida dettate dall’Unione Europea, e che puntano proprio a colmare l’atavico divario Nord – Sud per fare in modo che, finalmente, possano correre alla stessa velocità, migliorando i collegamenti e frenando le migrazioni e la disoccupazione.

“Sono fermamente convinto – afferma il Sindaco Greco – che il Recovery Plan stia per diventare l’ennesima occasione persa per il nostro territorio, che a quei fondi potrebbe attingere per costruire una nuova portualità d’eccellenza e diventare un hub attrattivo sia dal punto di vista del turismo che del commercio. Invece, leggo che ad essere incentivati saranno i porti di Genova e Trieste e c’è davvero da rimanere basiti. Che fine ha fatto il famoso polo Euro – Mediterraneo auspicato e finanziato dall’Europa con 222 miliardi? In che modo dovrebbe nascere il sistema logistico mediterraneo? A queste condizioni rimarrà tutto sulla carta, come viene ampiamente denunciato dal Manifesto per il Sud cui hanno già aderito oltre 200 personalità, tra cui intellettuali, rettori, docenti universitari e ambasciatori. Io intendo fare qualcosa, non resterò con le mani in mano quando la mia città, grazie alla sua posizione geografica, potrebbe candidarsi a diventare una delle capitali della nuova Europa. Sto pensando di istituire un comitato che riunisca tutti i sindaci dell’Hinterland, al fine di portare avanti insieme questa battaglia nelle sedi istituzionali opportune, forti delle linee guida europee che vanno proprio nella direzione verso la quale voglio orientarmi. Il Recovery Plan è un treno che non possiamo assolutamente permetterci di perdere”.  

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