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No alla proposta delle associazioni datoriali , ed è polemica

Il sindaco dice no alla proposta delle organizzazioni sindacali dell’area del commercio. Lo ha fatto oggi nel corso del consiglio comunale monotematico proposto dal gruppo Forza Italia per affrontare il tema della situazione economica del dopo lockdown, a poco meno di 24 ore dalla proposta di utilizzare le royalties per le esigenze economiche dei commercianti.
Le organizzazioni datoriali (Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani e Fipe Confcommercio) insieme a CGIL, CISL, UIL, UGL esprimono amarezza per le parole ascoltate dal Sindaco e per l’atto di indirizzo esitato dal Consiglio comunale il cui contenuto appare ovvio, retrodatato e privo di voglia di affrontare il dramma di oggi che non per nulla si definisce “pandemia mondiale”, che ha cambiato i tempi di ogni persona oltre che abitudini consolidate. “Lo sforzo di analisi e proposta che appena 24h abbiamo reso pubblico (utilizzo delle royalties) dicono  i rappresentanti di  Confcommercio Trainito/D’arma, Confesercenti (D’arma), Casartigiani (Ruvio)

Fipe confcommercio ( Grimaldi) –
mira a risolvere una emergenza che noi insieme abbiamo gestito fino ad oggi, da un lato invitando piccole e medie aziende a chiedere la cassa integrazione e dall’altro, i sindacati dei lavoratori , ad esaminare e sottoscrivere il verbale congiunto. Questo vale per 9 settimane poi ci saranno i licenziamenti e la chiusura delle attività. Ci saremmo aspettati un confronto, non siamo innamorati delle nostre proposte, sicuramente per farle siamo consapevoli della loro percorribilità, cioè della loro concretizzazione entro 30 giorni. Siamo  aperti a qualunque altra forma di reperimento delle risorse economiche e siamo, altrettanto, disponibili a percorrere qualunque altra strada che ci porti all’obiettivo.
Siamo veramente consapevoli della crisi e siamo interessati sia “al quando si parte al come si parte”. Non è un pensiero superficiale ma solo responsabile e la politica, che oggi chiede collaborazione e noi siamo pronti come sempre, ci indichi lei dove e come possiamo aiutarla dato che la nostra proposta è stata valutata in nottata e alle ore 13 è stato pubblicizzato il NO con aggettivi che sicuramente non abbiamo gradito ma sui quali sorvoliamo perché a noi interessa solo raggiungere un obiettivo: salvare l’economia della città evitando la morte di migliaia di attività commerciali e di conseguenza migliaia di posti di lavoro!!!
Per noi questo è un valore assoluto e dobbiamo rappresentarlo anche a chi vorrebbe impegnare il tempo di tutti a produrre polemiche, noi vogliamo produrre lavoro certo e sereno per il supremo bene di Gela e del territorio.
A tal proposito lanciamo l’appello anche agli ordini professionali e altre associazioni datoriali per una adesione al laboratorio di idee, confronto e proposte da far recepire dalla politica.
I rimandi alla funzione della Regione e dello Stato centrale sono sempre utili ma per rispettare meglio la Costituzione Italiana (ed i Comuni fanno parte dello stesso Stato e hanno autonomia) che venga usata per il bene economico di tutti”.
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