Musei e Mostre

“Acque Chiare/Acque scure”, la mostra-riflessione curata da Aldo Premoli, raccontata anche dal Maestro Giovanni Iudice

Museo Civico di Noto dal 24/06/2022 - al 30/09/2022.

È Aldo Premoli in persona, giornalista, scrittore, critico d’arte, docente e curatore a raccontare l’arrivo a Noto di “Acque Chiare/Acque scure”. Sarà ospitata al Museo Civico, dal 24 giugno al 30 settembre.

“Quello che segue – dice – è il racconto della collettiva che inaugura il prossimo 24 giugno al Museo Civico di Noto. Innanzitutto una  premessa: Acque chiare / Acque scure (questo il titolo) non è una galleria di opere più o meno belle. In questo caso si tratta di una riflessione su temi che il curatore (in questo caso chi scrive) si è permesso di suggerire a nutrito gruppo di artisti per lo più siciliani”.

“L’ arte  contemporanea – prosegue – ha una sola reale funzione: parlare alla società civile. Per questo le arti visive spesso si avvicinano spesso alla filosofia, perché per  il resto si tratta di più o meno piacevoli “decorazioni” : questa perlomeno è la (non solo) mia profonda convinzione. In questo preciso momento quanto accade intorno a noi  mi ha spinto a riflettere su temi divenuti urgentissimi. In Acque scure/Acque chiare ho cercato di farlo insieme ad artisti molto capaci, con l’intento di parlare a tutti: dai 3 ai 100 anni. Ho chiesto dunque loro di prendere posizione su quanto sta accadendo nel mare nostrum. Ognuno ha reagito in modo diverso, a secondo della propria sensibilità e della tecnica più congeniale: lo hanno fatto con la pittura o la scultura, con il video o la fotografia. Agli artisti si sono via poi accostati – e questa è stata una sorpresa  – alcuni generosi collezionisti e altri intelligenti galleristi che in maniera casuale sono venuti a conoscenza del progetto”.

“Acque scure / Acque chiare” è una mostra dedicata al Mediterraneo, mare che continua ad essere un magnete per viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo che trovano qui, il riflesso di bellezze come non ne esistono in nessun’ altra parte del mondo. Mare da qualche tempo però  pure sottoposto a stress ambientali che non hanno precedenti nella sua storia, raccontata dalle opere di Salvo Alibrio, Massimo Assenza, Federico Baronello, Giuliano Cardella, Andrew Casto, Franca Centaro, Vanni Cuoghi, Giovanna Brogna Sonnino, Francesco De Grandi, Fulvio di Piazza, Toti Garraffa, Emanuele Giuffrida, Elica Studio,  Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Filippo La Vaccara,  Alfonso Leto, Loredana Iuranello, Toni Palermo, Antonio Parrinello, Luigi Presicce,  Ignazio Cusimano Schifano, <Fabio Sciortino, Lucia Scuderi, Jano Sicura,  Rosanna Taormina, Graziana Toscano, Alice Valenti, Giuseppe veneziano, Giovanni Viola, William Marc Zanchi.

GIOVANNI IUDICE L’ESTATE FREDDA/OLIO SU TELA 40×30 (2022)

“Sappiamo – aggiunge – che i quattro indicatori chiave del cambiamento climatico – concentrazioni di gas serra, innalzamento del livello del mare, temperatura delle acque e acidificazione degli oceani – hanno stabilito nuovi record negativi nel corso del 2021. Sappiamo poi quali siano gli altri fattori che stanno alterando l’equilibrio delle acque che avvolgono il pianeta.  Sono la pesca dissennata e i trasporti che influiscono negativamente sulla composizione chimica delle acque marine. Così come l’agricoltura intensiva che scarica rivoli di pesticidi e fertilizzanti nei fiumi, mentre tonnellate di prodotti industriali galleggiano alla deriva o si posano sui fondi marini. In questa collettiva si allineano opere  che direttamente o indirettamente fanno riferimento a questi  che sono “fatti” accertati dalla comunità scientifica internazionale, non opinioni. Le opere di 18 pittori, 10 fotografi (anche subacquei), 5 scultori, oltre  agli straordinari filmati che documentano l’attività Guardia Costiera Italiana e di Greenpeace parlano di questo”.

“C’è un altro aspetto – conclude – di questa vicenda che va raccontato perché la dice lunga su quel che accade in ambito culturale sull’isola come nel resto del paese. delle cose in ambito culturali. Se artisti, collezionisti e galleristi (come spero accadrà per un pubblico più ampio possibile) hanno trovato buone ragioni per aderire a questa iniziativa le cose non sono andate così lisce con la pubblica amministrazione. “Acque chiare/Acque scure” è una mostra totalmente autofinanziata, prodotta dall’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa di cui io stesso faccio parte. Eppure  Il percorso per arrivare ad inaugurarla è stato accidentato. Dopo mesi in attesa di una risposta dalla giunta neo-eletta a Noto in tutt’altre faccende affaccendata, mi sono rivolto a un’altra giunta, quella  di Pozzallo. Lo scopo era identico: una mostra come questa trova la sua collocazione ideale in uno spazio pubblico aperto a tutti, di più: il ricavato della biglietteria resta totalmente a disposizione della struttura che la ospita. Da Pozzallo ho inizialmente ricevuto una risposta forte e accogliente, via via però sono arrivati gli intoppi. Tempo concesso all’esposizione? Meno di un mese. Quando poi tutto è  pronto (per mettere insieme un progetto come questo occorrono mesi di preparazione) arriva il fulmine a ciel sereno. Il funzionario di turno specifica che nemmeno un chiodo avrebbe potuto  trafiggere le pareti dello spazio dedicatoci. Nemmeno un  chiodo per una mostra composta da oltre sessanta opere? Nemmeno un  chiodo in uno spazio pubblico (Il Centro Cultura Meno Assenza) tenuto in condizioni che invito chiunque a verificare? Uno scherzo? Per niente: il funzionario è irremovibile e la mostra saltata a 15 giorni dall’apertura con comunicazione già partita e parte delle spese già sostenute…

Ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci. Perché immediatamente dopo è accaduto il miracolo. Il Sindaco di Noto Corrado Figura (che ha tenuto per sé anche la carica di Assessore alla cultura) nuovamente sollecitato ha compreso l’importanza sociale di questa esposizione concede il suo placet affinché Acque chiare/Acque scure si  possa tenere nel bellissimo Museo Civico netino per una durata di oltre 3 mesi. Tutto è bene quel che finisce bene…”

 

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