editoriale

Gela. I Volontari Procivis al porto di Pozzallo per lo sbarco dei migranti, ma se servono al 118….meglio Niscemi.

Lo abbiamo già scritto ma è meglio ribadirlo, poiché a parte i comunicati, le promesse, le commissioni ecc. ecc. tutto tace e nulla si smuove.

Il 118 regionale soprattutto l’Asp. di Caltanissetta, al netto delle chiacchere di qualche infermiere del 118 (s.i.c.), fa a meno di una struttura di eccellenza in città, la Procivis, che effettivamente in 8 minuti, come previsto potrebbe intervenire, nei casi di soccorso in città, ma purtroppo non può essere utilizzata, per mancanza di medici a bordo, soprattutto di medici rianimatori.

Invece il dipartimento della Protezione Civile Regionale utilizza, ripetiamo questa eccellenza, per altri servizi come il soccorso di ieri al porto di Pozzallo per lo sbarco di 400 migranti, dove un bimbi di 30 giorni con i giovanissimi genitori è stato affidato alle cure proprio dei volontari della Procivis.

COS’E’ IL VOLONTARIATO?

Il Volontariato è una “struttura operativa” del mondo del soccorso – alla stregua delle componenti istituzionali come la Protezione Civile, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ecc. con funzioni di supporto alle azioni adottate dalle istituzioni, sia nell’ambito delle attività di previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio e nelle attività di soccorso, che della fattiva ed indispensabile attività di collaborazione alla sensibilizzazione nei confronti della collettività alle problematiche in ambito sanitario. L’attività di volontariato non deve perseguire fini di lucro o di vantaggio personale, e deve essere svolta in forma spontanea, gratuita e per fini di solidarietà.

Il riconoscimento del ruolo svolto dal volontariato è comprovato anche dai regolamenti che lo Stato ha emanato per disciplinare la partecipazione delle associazioni di volontariato in tutte quelle azioni in cui si esplica l’attività di soccorso sanitario: pianificazione, previsione, prevenzione, soccorso, addestramento e simulazione di emergenza, attività di ricerca, recupero e salvataggio e formazione teorico-pratica. In situazione di urgenza-emergenza i volontari devono intervenire su richiesta delle Autorità preposte e con il coordinamento delle medesime.
Nelle varie emergenze in cui si è trovato ad operare il volontariato ha dimostrato di essere in grado di fornire un servizio organizzato tale da garantire capillarità, efficacia e tempestività d’intervento, integrandosi con le forze istituzionali presenti sul territorio e valorizzando nel contempo l’apporto della cittadinanza negli interventi.
I singoli cittadini che intendano prestare attività di volontariato in ambito sanitario attraverso un’organizzazione di volontariato riconosciuta, possono orientare la propria scelta in funzione:
  • delle organizzazioni legalmente costituite nel territorio di appartenenza e dei fini da queste perseguiti dai rispettivi statuti associativi (o dai regolamenti dei gruppi comunali);
  • delle esigenze del territorio in relazione ai rischi presenti su di esso;
  • del tipo di attività specialistica che si intende svolgere come volontario (es. soccorso sanitario);
  • del tipo di disponibilità che si intende fornire come volontario (a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale o internazionale).

Il volontariato che gravita intorno al mondo del soccorso sanitario in molte regioni è un tipo di volontariato che definiamo come “volontariato professionale”. Esso si compone di organizzazioni che forniscono servizi specifici (ONLUS), che richiedono un grado di preparazione professionale e impiegano, a titolo gratuito, volontari che si sono specificamente formati e sono in grado di offrire un’attività qualificata istituzionalmente certificata. Non di rado questo tipo di volontariato costituisce una importante forma di training professionale per i giovani e una tappa nel percorso di entrata nel mercato del lavoro e soprattutto di facilitazione nel campo delle professioni sociali.

Una capillare presenza del volontariato organizzato e qualificato contribuisce sempre a migliorare la risposta del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, in particolare nel settore delle Emergenza e negli eventi definiti come disastri o catastrofi.

 

 

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