Attualita

Butera, Delia e Villalba campioni in differenziata

Nell’ambito del riparto straordinario dei trasferimenti disposti dalla Regione Siciliana vengono premiati i comuni di Delia, Butera e Villalba che ottengono risorse economiche aggiuntive. (Nella foto da sinistra i sindaci di Butera, Filippo Balbo, di Delia, Gianfilippo Bancheri e di Villalba, Alessandro Plumeri)

I Comuni di Delia, Villalba e Butera incassano dalla Regione Siciliana 55mila le somme del riparto straordinario di trasferimenti riservati ai Comuni che negli ultimi anni hanno raggiunto, o superato, l’obiettivo del 65 percento di raccolta differenziata. Il Comune di Delia riceve circa 55mila euro, Butera 58mila euro e Villalba 41 mila euro. Per questa misura, prevista dal Codice ambiente del 2006, la Regione – assessorato Autonomie locali – ha stanziato complessivamente 5 milioni di euro suddivisi tra i Comuni che hanno raggiunto la percentuale nell’anno precedente con un calcolo che tiene anche conto del numero di abitanti.

“Le somme che riceveremo dalla Regione per aver superato costantemente il 65% di raccolta differenziata ci permettono di non aumentare la tassa sui rifiuti e di mantenerla al livello attuale, cioè tra le dieci più basse della Sicilia su 390 Comuni. La Tari nel 2013 era stata ridotta del 47 percento mentre nel 2015 la Tasi a Delia è stata azzerata”. Questo il commento del sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri. “Il trasferimento del riparto straordinario che riceviamo riguarda il 2018 – spiega Bancheri – ma già nel 2017 avevamo ricevuto 136 mila euro. Adesso sono 55mila perchè più Comuni hanno iniziato a fare la differenziata e noi siamo stati pionieri. Un risultato ottimo perchè siamo solo tre Comuni nella provincia di Caltanissetta. Si tratta di somme vincolate che utilizzeremo per migliorare il servizio e soprattutto per non aumentare le tasse. Per dimostrare ai cittadini che l’impegno che loro mettono in favore della collettività nel fare la differenziata ha un’utilità anche per mantenere basse le tasse”.

“Solo due Comuni ogni dieci fanno una buona raccolta differenziata, ma si tratta quasi sempre di piccoli centri. Un plauso ai 79 comuni virtuosi della Sicilia (su 390, due su dieci) che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata e riceveranno un premio in denaro dalla Regione. Tuttavia tra questi comuni non c’è nemmeno un capoluogo di provincia e nemmeno una città con più di 30 mila abitanti, mentre la popolazione dei comuni premiati è di 456 mila abitanti, neanche il dieci per cento dei siciliani. La nostra regione nel 2018 (dati Ispra) era ancora l’ultima in Italia per differenziata. Non sembra proprio che ci siano i segnali di un miglioramento, anzi c’è tantissimo lavoro da fare”.

 

Le osservazioni sono della deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo che, dati alla mano, commenta così la ripartizione della somma di 5 milioni di euro destinata dalla Regione ai Comuni siciliani “ricicloni”, che hanno superato la quota del 65 per cento di raccolta differenziata. Un dato “senz’altro positivo – prosegue Campo – che evidenzia il lavoro svolto da queste piccole amministrazioni comunali, le gratifica e le incoraggia a proseguire, ma che non offre granché per ribaltare il risultato complessivo della Sicilia, relegata in fondo alle classifiche degli ultimi anni”.

 

“Siamo consapevoli dei miglioramenti che ci sono già stati nel corso del 2019 rispetto all’anno precedente, ma bisogna fare meglio, bisogna fare di più – esorta la deputata M5S – e la Regione deve tendere la mani agli enti locali, con provvedimenti più strutturati. In una nostra mozione, lo scorso luglio ne avevamo proposto alcuni, per contrastare l’abbandono massiccio dei rifiuti in strada: innanzitutto chiarire le competenze tra i vari enti, istituire un fondo a disposizione dei Comuni in difficoltà che si trovino a fronteggiare l’emergenza rifiuti nei propri territori e le raccolte straordinarie, promuovere accordi tra enti per garantire una repressione dura nei confronti di chi sporca, installare capillari reti di videosorveglianza, inserire una clausola nei bandi di gara settennali dei rifiuti che obblighi le ditte aggiudicatarie alla rimozione ai bordi delle strade e alla pulizia delle micro-discariche, senza costi aggiuntivi”.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button