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Protesta ex lavoratori Tekra: il bacino non è stato firmato dalla Tekra

Gela – Proteste, fiumi di parole, ex operai Tekra abbarbicati sul cornicione del Palazzo di città per reclamare il diritto al lavoro, dopo anni di servizio a tempo determinato presso l’azienda che si occupa della rimozione dei rifiuti. Gli ex lavoratori chiedevano la creazione di un bacino dal quale le ditte che in futuro arriveranno in città per gestire il servizio ambientale e di raccolta dei rifiuti dovranno attingere per assumere personale. Il 16 ottobre il bacino è stato firmato dall’amministrazione comunale e dai sindacati. La Tekra non ha mai firmato e non si sente vincolata a tenere conto del documento che non ha condiviso. La protesta dei lavoratori di due giorni fa, per l’assunzione dei sette lavoratori di Piazza Armerina si è conclusa con un nulla di fatto. Non hanno carte in mano per rivendicare un documento che la Tekra non ha firmato e per il quale non si sente vincolata.

Quindi interviste, vittoria, illusioni per niente. Almeno per il momento.

“Lo sapevamo – dice Luca Faraci – il bacino firmato ad ottobre vale per il futuro; ovvero quando verrà celebrata la prossima gara e un’altra azienda gestirà il servizio di rimozione dei rifiuti. In quel caso il documento condiviso dai sindacati impegnerà l’azienda a tenere conto del bacino per attingere da esso i lavoratori da assumere”.

 

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