Siracusa – C’ erano anche gli sbandieratori di Gela che dopo due anni di pausa si sobo esibiti ad Ortigia durante la più importante manifestazione in costumi medioevali della Sicilia. Il gruppo di Gela ha riscosso grande successo rappresentando la città di Gela in giro per la Sicilia con bandiere che raffigurano le porte storiche della città: Porta Vittoria, porta licata, porta Marina e porta Caltagirone.
Il tutto in un weekend di festa e cultura, quale è quello in corso alla Giudecca, nel cuore di Ortigia. La quarta edizione del San Martino Puppet Fest, la manifestazione promossa da La compagnia dei pupi Vaccaro Mauceri, prosegue tra conferenze, spettacoli e iniziative per bambini, dislocati tra museo dei Pupi e teatro Alfeo, e una grande festa all’aperto, in programma domani, domenica 14 novembre, in piazza San Giuseppe.
Protagonista della giornata di ieri è stata la compagnia di Enrico Francone – tra i fondatori del teatrino del Popolo”, compagnia e fucina teatrale, in cui interagiscono attori, burattinai e musicanti – che ha portato in scena uno spettacolo di guarattelle dal titolo “Pulcinella moltomosso”… “è giunta l’ora”. Il Diavolo e la Morte, insieme, hanno escogitato un piano criminoso per eliminare definitivamente Pulcinella “… una volta e per sempre”.
Oggi giornata conclusiva del San Martino Puppet Fest, tanti sono stati gli appuntamenti, molti dei quali si all’aperto, per la grande festa. Per l’occasione è stata ricreata l’atmosfera di un antico borgo, attraverso l’adozione di usi e costumi medievali da parte dei figuranti e l’allestimento di varie botteghe e postazioni sceniche. In questo contesto si è inserito il gruppo degli sbandieratori di Gela formato da una costola della Gymnastic club di Valter Miccichè formato da Salvatore Spinello, Ferdinando Baldacchino, Pino Lentini, Luigi Maria Nasonte, Angelo Smecca,
Alessandro Guarnera, Giovanna Famà,
Alessandra Moscato, Gabriele Cassarà
Gioele Gerbino e il direttore Valter Miccichè che hanno portato alto il nome di Gela con i volteggi delle loro bandiere.
