CGIL CISL UIL confermano, anche in questa occasione, il rispetto delle Istituzioni e per tale ragione hanno segnalato la mancanza di un invito che continuiamo a ritenere anomalo, come discutibili e prive di fondamento sono le motivazioni attribuite.
CGIL CISL UIL sono ben convinte che nessuno si salva da solo, tanto che ogni giorno, come indicato dal Governo centrale, si confrontano con il Prefetto per tutte le istruttorie che riguardano la tenuta economica del mondo del lavoro e con Sindaci e Asp per la tenuta sanitaria. Queste sono certezze inconfutabili e su queste certezze risulta strana e priva di buonsenso, la decisione di non coinvolgere chi si confronta, per norma sociale, con le Istituzioni dello Stato. CGIL CISL UIL hanno da sempre partecipato ai consigli comunali monotematici, gli ultimi in ordine di tempo sono quelli dedicati a Ghelas, Caltaqua, Eni e figuriamoci per la ‘pandemia mondiale”. La democrazia partecipata, il coinvolgimento reale non conosce fasi teoriche e operative ma solo fasi di emergenza, non è frutto di scelte politiche locali, è tutto molto superiore, oltre ciò che noi abbiamo conosciuto e affrontato.
CGIL CISL UIL rimangono a disposizione dei consiglieri comunali e dei capi gruppo che intendono confrontarsi, come sempre è accaduto, su temi di carattere generale perché noi abbiamo questo dovere morale, sociale, Istituzionale e per questo siamo convinti che oggi più di ieri la lealtà Istituzionale deve prevalere su tutto e tutti.
I nostri obiettivi sono stati sempre di collaborazione, figuriamoci in questo momento dove c’è gente che piange perché non può pagare l’affitto e attività che si avviano alla chiusura. Per noi il confronto è lo strumento per arrivare ad una decisione unanime, per altri non sappiamo dato che pensano alla fase teorica e a quella operativa. Noi quella operativa la viviamo da un po’ e continueremo così giorno per giorno.
