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Robilatte: “c’è un programma di pulizia straordinaria per la città”

Gela – Che Gela sia ancora sporca non è un mistero. Che le erbe selvatiche sono in molte zone della città causa di incendi, pure. Di fatto la città paga lo scotto di anni di abbandono. Lo dimostrano le cronache che riportano sempre gli stessi problemi: stesse lamentele e stessi incendi. A questo si aggiunga il periodo di fermo appena passato: quasi tre mesi di inattività che non ha aiutato una città che vorrebbe alzare la testa e che spesso è impossibilità per cause di forza maggiore. Abbiamo chiesto lumi all’assessore all’ambiente che risponde con dati alla mano: “Diverse sono le cause che non fanno brillare la città – dice l’assessore Grazia Robilatte – in primo luogo c’è il rapporto contrattuale con la ditta che presenta criticità. Ricordiamo che si tratta delle ultime frange di un rapporto che sta per finire in considerazione del fatto che la Ssr si sta preparando alla nuova gara d’appalto. C’è poi il problema atavico del cittadino che abbandona il rifiuto e, noncurante del decoro della sua stessa città che vive come ‘altro’ rispetto al perimetro della propria abitazione dove regna il concetto di pulizia. Quindi pulizia a casa, poco rispetto fuori casa. E questo è un fatto oggettivo di cui tutti abbiamo consapevolezza. Poi c’è stato il problema della l’inoperatività di molte attività diserbo, spazzamento vietate durante il Coronavirus. E questo è un argomento centrale che domina sul problema della presenza di sterpaglie. Ma su questo punto l’amministrazione ed il settore di mia competenza sta dando un input importante per un’ accelerazione concreta. Si capisca però che le esigenze sono tante e il tempo dell’estate è vicino. Tuttavia stiamo mettendo in campo una serie di attività congiunte per la pulizia del verde pubblico, sul diserbo e un programma di disinfestazione e trattazione che coinvolga in modo straordinario la città compreso il quartiere balneare di Manfria”.

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