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Sondaggi politici, 5 verdetti se si votasse oggi

Manca un mese al voto del 25 settembre e mentre la campagna elettorale entra nel vivo gli occhi delle segreterie dei partiti e degli osservatori sono puntati sui sondaggi, per valutare l’andamento dei consensi.

Una delle ricerche più interessanti e costanti è la supermedia Agi/Youtrend, per Repubblica, che settimanalmente produce una analisi e calcola la media ponderata delle rilevazioni prodotte nell’ultimo periodo dai vari istituti di ricerca. Un modo per avere un quadro d’insieme.

Analizziamo quindi, a 30 giorni dal voto, il voto che sarà in 5 punti.

1. Si allarga il vantaggio di Fratelli d’Italia sul Pd

La disfida per essere il primo partito vede in vantaggio Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sul Partito democratico di Enrico Letta. Ed è una forbice che si sta allargando.

Secondo i dati Youtrend, Fratelli d’Italia ha guadagnato lo 0,3% nelle ultime rilevazioni, mentre il Pd ha perso mezzo punto.

Così Fratelli d’Italia vale il 24,3% dei consensi (praticamente un votante su quattro) quando i dem si fermano al 22,7%. Lo scarto in una settimana è passato da 8 decimi a 1,6 punti percentuali.

2. Il centrodestra non sembra aver rivali

Se spostiamo lo sguardo dalle liste alle coalizioni, quelle che saranno decisive per la parte uninominale, la partita sembra senza storia.

Il centrodestra (composto dai tre partiti principali FdiLegaForza Italia ma anche i centristi di Noi Moderati) sfiora la maggioranza assoluta dei consensi, fermandosi al 48,2%, quasi 20 punti in più del centrosinistra, che arriva al 29,5%. Il centrosinistra è composto, lo ricordiamo, oltre al Pd anche da Sinistra Verde – cartello elettorale tra Verdi e Sinistra italiana – +Europa e Impegno Civico, il partito di Di Maio e Tabacci.

Un vantaggio che, ad oggi, lascia presagire una vittoria a valanga del centrodestra nei collegi uninominali, e la certezza quasi matematica di una maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera che al Senato.

Brutto indicatore è il fatto che tutte le liste di centrosinistra perdono consensi: il Pd -0,5%, Impegno Civico -0,4%+Europa -0,3% e Sinistra Verde -0,2%, quasi un punto e mezzo di coalizione in meno, mentre il centrodestra registra una Lega stabile, Fdi Noi Moderati in salita (rispettivamente tre e quattro decimi) e una leggera flessione di Forza Italia più che compensata dalla crescita degli altri due.

3. Il M5s e il Terzo polo in recupero

Il Terzo polo è in realtà il quarto, da un punto di vista dei consensi. L’alleanza tra Azione Italia Viva vale il 5,9%, in crescita di oltre un punto. Anche perché sono le prime rilevazioni che prendono in considerazione l’alleanza decisa sotto Ferragosto dopo la rottura tra Calenda Letta. Ma il Terzo polo per consensi è la lista solitaria del Movimento 5 Stelle, che vale il 10,9, anch’esso in crescita di mezzo punto percentuale. Una percentuale che vale una trentina di seggi.

4. Sondaggi, i partiti sotto la soglia prevista dalla legge elettorale

Con il Rosatellum, esistono diverse soglie di sbarramento, sotto le quali le liste vengono escluse dal riparto dei seggi. Sono le seguenti

  • 3% per le liste
  • 10% per le coalizioni

Nessun problema per i partiti maggiori (Pd, Fdi, Lega, Fi e M5s) da questo punto di vista, e sono in zona di sicurezza anche i centristi di Calenda-Renzi uniti insieme (Italia Viva da sola era data sotto la soglia). Sinistra Verde al momento è tranquillamente sopra la soglia, con il 3,4%.

+Europa e Noi Moderati, uno per il centrosinistra e uno per il centrodestra, sono lontani dal 3%, ma essendo coalizzati i loro voti andranno a rafforzare la coalizione, anche se dei loro listini con questi risultati non sarà eletto nessuno. Inoltre, alcuni candidati di +Europa e Noi Moderati si presentano in collegi uninominali dove potrebbero essere eletti, garantendo quindi a queste liste una presenza nel prossimo parlamento.

Stessa situazione per Impegno Civico nel centrosinistra, poco sopra l’un per cento.

5. Italexit è l’unica lista a rischio esclusione. Ma attenzione a Di Maio

Italexit, il partito di Paragone favorevole all’uscita dell’Italia dall’euro, portatore di bandiera di un sovranismo netto e vicino a posizioni no-vax e no-lockdown, al momento sarebbe invece escluso dal parlamento, perché sotto il 3%: si ferma – ed è stabile – al 2,8%.

Ma c’è anche un’altra soglia nella legge elettorale, che è quella dell’1%: sotto questa soglia una lista, seppure in coalizione viene esclusa dal riparto dei seggi e non concorre nemmeno alla ‘cifra elettorale’ della coalizione. E questo può fare preoccupare il centrosinistra, perché Impegno Civico, avendo perso quasi mezzo punto, è al limite: 1,1%. Se scendesse sotto l’1%, i voti di Impegno Civico andrebbero al centrosinistra, bensì sarebbero dispersi e annullati, danneggiando la coalizione del Pd rispetto alle altre.

Sondaggi politici, i risultati della supemedia Youtrend

FDI 24,3 (+0,3)
PD 22,7 (-0,5)
Lega 13,4 (=)
M5S 10,9 (+0,5)
Forza Italia 8,4 (-0,2)
Terzo Polo 5,9 (+1,1)
Verdi/Sinistra 3,4 (-0,2)
Italexit 2,8 (=)
+Europa 2,3 (-0,3)
NCI-UDC 2,2 (+0,4)
IPF-Impegno civico 1,1 (-0,4).

La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 10 al 24 agosto, è stata effettuata il giorno 24 agosto sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Demopolis (date di pubblicazione: 12 e 24 agosto), EMG (11 agosto), Noto (19 e 24 agosto) e Tecnè (11 e 18 agosto).

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