Politica

Migranti, Musumeci va al braccio di ferro col Viminale sullo sgombero. “Impugnativa? Vedremo cosa deciderà la magistratura”

Sulla questione migranti e il sovraffollamento dei centri di accoglienza in Sicilia, è braccio di ferro tra il governatore Nello Musumeci e il Viminale. Il primo assicura e mette per iscritto in un’ordinanza in virtù della quale entro lunedì sera tutti i migranti presenti negli hot-spot saranno “improrogabilmente trasferiti o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione”, mentre il ministero risponde che la materia è di “esclusiva competenza statale” e non certo della Regione, quindi, di fatto, il documento è nullo. “Vedremo cosa deciderà la magistratura ordinaria qualora la mia ordinanza fosse impugnata”, dice ora Musumeci.

Musumeci però va avanti, sottolineando che non è “allo stato possibile garantire la permanenza dei migranti nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”. Rivendica la sua competenza sul fronte della tutela della salute pubblica in tempi di Covid-19 e evidenzia “l’incompatibilità delle condizioni igienico sanitarie” in centri che, come nel caso di Lampedusa, ospitano almeno cinque volte il numero massimo di persone ammesse. A Roma, il Viminale lavora h24 per organizzare trasferimenti e strutture per la quarantena dei profughi, mentre gli sbarchi proseguono senza sosta.  “Questo mio provvedimento – dive Musumeci – arriva solo adesso, perché abbiamo atteso per mesi che il governo nazionale si desse una strategia. Ma abbiamo capito che la risposta da Roma è fatta di silenzi e omissioni. E ho dovuto adottare l’ordinanza che tutela il diritto alla salute di chi si trova in Sicilia e degli stessi migranti”

“Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni. Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente – prosegue – da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo ‘stato di emergenza’ richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio”.

 “La gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali. Il ministero dell’Interno è da sempre direttamente impegnato per ridurre l’impatto della forte pressione migratoria sulla Sicilia, dovuta ai numerosi sbarchi autonomi legati alla crisi tunisina, rispetto alla quale il governo si è attivato per trovare ogni utile soluzione. Da luglio scorso sono stati trasferiti in altre regioni circa 3500 migranti sbarcati sulle coste siciliane e ospitati nei centri di accoglienza dell’isola”. Così si legge in una nota del ministero dell’Interno.

“La sicurezza, anche sotto il profilo sanitario, delle comunità locali è obiettivo prioritario del Viminale. Infatti, dopo aver inizialmente previsto il test sierologico per tutti i migranti arrivati, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame del tampone rinofaringeo ed è stata attivata una apposita convenzione con la Croce rossa italiana per effettuare questo accertamento sanitario a Lampedusa ed assicurare rapide risposte. In ogni caso, la situazione attuale richiede lo sforzo comune da parte di tutte le istituzioni secondo il principio costituzionale di leale collaborazione, che si ritiene oggi più che mai indispensabile” conclude la nota. (rep)

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button