Ragusa

Veronica Panarello, condannata ad altri 2 anni per aver calunniato il suocero

Intanto il 15 ottobre si terrà un nuovo processo per minacce

È in carcere da quasi sette anni, Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il figlio Loris Stival lo scorso 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina (Ragusa).

Per la Panarello, in queste ore, è arrivata una nuova sentenza: il Tribunale di Ragusa l’ha condannata ad altri due anni di reclusione per aver calunniato il suocero, Andrea Stival, accusato dalla 33enne di essere l’esecutore materiale del delitto del figlio.

Veronica, in tanti dei suoi interrogatori, aveva raccontato di essere l’amante del suocero e che il piccolo Loris avesse scoperto la loro relazione con l’intenzione di raccontare tutto al papà. Per questo motivo, secondo la Panarello, il suocero lo avrebbe ucciso ed entrambi avrebbero trasportato il cadavere del piccolo fino al canalone dove fu rinvenuto ormai privo di vita.

Le dichiarazioni della 33enne, però, furono ritenute false e calunniose e così è arrivata una nuova condanna.

Ricordiamo che il processo per l’omicidio del piccolo Loris si è già concluso con una condanna definitiva a 30 anni di reclusione. É stato accertato che la donna si trovava in casa al momento del delitto e che da sola – e non in compagnia del suocero – avrebbe caricato in auto il corpo del figlio per poi abbandonarlo nel canalone.

La Panarello, inoltre, dovrà pagare 24mila euro di risarcimento nei confronti del suocero, con tanto di pagamento delle spese processuali.

La donna si trova detenuta nel carcere di Torino.

Ma non è finita qui: il 15 ottobre, nel Tribunale di Catania, si celebrerà un nuovo processo per minacce nei confronti del suocero avvenute dopo la condanna in Appello. La Panarello, alla fine della lettura della sentenza, avrebbe urlato contro Andrea Stival: “Sei contento? Sai cosa ti dico? Prega Dio che ti trovo morto perché altrimenti ti ammazzo con le mie mani quando esco“.

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