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Progetto ‘Marina di Gela’: luci ed ombre per un porto che non c’è……

Gela – Non è tutto oro quello che riluce. I malumori dopo la presentazione del progetto ‘Marina di Gela’ ci sono e si sono toccati con mano al momento della firma del protocollo d’intesa, quando il Comitato per il porto ed i consiglieri comunali sono andati via. La versione ufficiale è stata che la loro presenza non era vincolante ma c’è di più. “Non voglio partecipare a passerelle con foto e proclami per una cosa lontana e poco chiara”. A parlare è il presidente del Comitato per il porto Massimo Livoti. Che non era tutto chiarissimo si è notato subito. L’incontro con la stampa previsto per le 16.30 è stato spostato alle 18, perché le parti invitate volevano chiarimenti. “Avevo letto che l’accordo prevede la gestione del porto da parte degli imprenditori che hanno offerto il progetto – racconta Livoti – per un periodo di 33 anni. Nella bozza presentata ieri questa clausola non c’è; è previsto un bando aperto a cui potranno partecipare gli stessi imprenditori.  Insomma le solite cose gelesi di cui sono stufo. Un progetto per un porto che ancora non c’è; l’ennesimo, perché anche il sindaco Messinese aveva presentato un progetto. Insomma i progetti abbondano ma manca il fulcro principale che non riesce a decollare: la volontà della Regione che attendiamo da anni.  Noi siamo andati via perché non abbiamo alcun potere decisionale quindi non aveva senso partecipare ad un a decisione non nostra”. “L’attore principale è la Regione – incalza la consigliera Virginia Farruggia – dov’era la Regione ieri pomeriggio in quel tavolo. Se è la Regione che deve costruire il Porto che senso ha un protocollo fra Comune e Sicindustria quando manca chi materialmente si è proprietario della importante infrastruttura? Io ho condiviso la posizione del Comitato ed aggiungo questa motivazione fondamentale: la Regione non c’era e questo vanifica tutto”.

C’è un porto, quello di Gela, a cui servono interventi immediati: la realizzazione della darsena a cura della Regione ancora in alto mare. E poi si sono una serie di progetti che dipendono tutti dal progetto principale della Darsena di cui si dovrebbe fare carico la Regione. Poi c’è il progetto del restyling con le compensazioni Eni per 5 milioni e 800 mia euro e anche questo si attende da sei anni e adesso arriva un nuovo progetto che dipende dagli altri e che viene salutato con entusiasmo ma che non si può vedere nell’immediatezza.

“Noi vogliamo essere motore di una iniziativa a cui il Comune non può fare fronte in termini economici nei tempi brevi di cui è capace il privato – dice il responsabile di Sicindustria Gianfranco Caccamo – nessuno parla di gestione e nel protocollo non è prevista, è prematuro. Dopo la nomina del Rup ci saranno incontri propedeutici. Quando è pronto il progetto andremo dall’assessore Falcone che già conosce l’idea. Il Comune deve avere, in questo frangente, la capacità aggregativa per intercettare i finanziamenti. Noi siamo disposti a tenere un incontro pubblico per spiegare ogni dettaglio: siamo trasparenti”.

Protocollo di intesa tra Sicindustria CL e Comune di Gela – Porto Marina di Gela, 24 maggio 2021

Istanza condivisione protocollo di intesa Porto Rifugio Marina di Gela (1)

 

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