CronacaGela

Gela sede di termovalorizzatore. La propaganda ingannevole del turismo e la realtà di discarica della Sicilia.

“Il Re è nudo”, “La maschera è caduta” , sono citazioni perfette per sintetizzare la reale consistenza ,la credibilità e la considerazione di cui gode questa amministrazione in Regione.

Il sindaco ha diramato un comunicato in cui si definisce totalmente sorpreso da questa decisione, il testo è quello che segue: “Con un lancio di poche righe, noi Istituzioni e la città intera abbiamo appreso ieri sera dagli organi di stampa che la Regione ha individuato l’area industriale di Gela per la realizzazione di uno dei due termovalorizzatori da creare in Sicilia. Superato il momento dell’incredulità, vogliamo chiarire che il nostro non è un no a prescindere all’impianto, ma alle scelte calate dall’alto senza alcuna concertazione. Avremmo gradito essere informati prima dell’annuncio ufficiale e, di certo, sarebbe stato corretto anche nei confronti della comunità locale avviare un momento di confronto, approfondimento e analisi. Ad ogni modo, la giunta stamani ha chiesto ed ottenuto un incontro urgente con il Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè. L’On. Michele Mancuso si è detto disponibile a fare da mediatore, ma è nostra intenzione coinvolgere l’intera deputazione locale. La città merita di ricevere un’ampia e completa documentazione sul funzionamento di un simile impianto, perché è necessario verificare le ricadute. Sicuramente, si creeranno nuovi posti di lavoro, ma quali sono i rischi di questa operazione in termini di salute pubblica e di inquinamento? Parliamo di un territorio che è ufficialmente riconosciuto come area ad alta crisi di incidenza ambientale, che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di deturpamento del territorio, che sta cercando di guardare al futuro e di assecondare le sue vocazioni naturali improntate alla bellezza e al turismo, per cui chiediamo che si faccia un’analisi approfondita, completa e seria prima di scegliere il sito per il termovalorizzatore. Non accetteremo diktat .”Il Sindaco chiude il comunicato affermando che la giunta e il consiglio comunale si riservano di esprimere un parere definitivo solo dopo questo necessario momento di confronto e di analisi dei criteri che hanno portato il governo regionale a scegliere Gela. Un momento che dovrà avvenire con i giusti tempi, senza alcuna fretta e alla presenza di tutte quelle professionalità e competenze che possano dare alla città le risposte e i chiarimenti ai quali istituzioni e comunità hanno diritto. Le vere intenzioni e i progetti reali , pensati per questo territorio, si sono, per quello che riguarda il governo regionale, manifestati chiaramente , Gela, dal governo Musumeci, è destinata ad ospitare uno dei due termovalorizzatori che sorgeranno in Sicilia”.

Nel comunicato del sindaco è chiaro, almeno a parole, il desiderio della città di intraprendere un cammino che possa portare Gela ad avere un ruolo in ambito turistico, non chiudendo le porte ad una “accurata valutazione ” del progetto però.

Il desiderio espresso non sembra corrispondere alla realtà, i siti archeologici gelesi in totale abbandono, proposti come luogo di visita, sono la prova dello scarso interesse dell`amministrazione nei confronti di un progetto, che porti ad un reale sviluppo culturale e turistico della città . Proporre offerta culturale, quando non vi è accesso ai contenitori culturali nemmeno per i gelesi, è prodromo di future e imminenti brutte figure, fatte soprattutto nei confronti di malcapitati visitatori.

Si parla di turismo quando in realtà servirebbe lavorare per creare le condizioni per avere una città decente. Gli esempi della scarsa convinzione di rilancio turistico, culturale e di immagine, nonostante la diffusione propagandistica del contrario, sono sotto gli occhi di tutti. La Villa comunale , che dopo anni di incuria, con annunci trionfalistici viene riaperta, salvo poi ritrovarla, non solo chiusa il giorno, dopo ma sporca e con nessuna manutenzione.

Complessi monumentali che figurano tra le proprietà comunali in totale abbandono, la chiesa di San Nicola al cimitero monumentale l’esempio più eclatante. Nessun programma di recupero per questo complesso monumentale, nessuna idea per dare nuova funzionalità, magari per ospitare mostre e reperti che continuano ad essere dirottati a Caltanissetta, reperti che a voi non interessano stranamente, eppure turismo e cultura abbondano sulla vostra bocca. Il Sindaco, con l’aggiunta di coloro che hanno usufruito della gita milanese, da domani dovrebbero stare permanentemente a Palermo fuori dagli uffici del governatore a chiedere di rinunciare questo progetto.

Non farlo, a questo punto, non sarebbe fare un dispetto solo alla città o a chi non approva il vostro sgangherato modo di amministrare, ma a voi stessi, a meno che non avete in programma, come illustri politici locali del passato, di andare a vivere in altri lidi dopo tanta intensa “lotta politica” per il bene della città.

Abbiamo assistito ad annunci e presentazioni di iniziative, discutibili e ridicole in alcuni casi, Candidature all’UNESCO, Costa del mito, cartone animato sull’antica New York del Mediterraneo, concorso a premi per premiare idee di sviluppo per la città, tutte aria fritta.

La realtà è purtroppo un’altra: una montagna di rifiuti che si riverserà sul territorio, senza nessuna rivendicazione utile alla collettività da parte della piegata e supina posizione assunta da sempre dai nostri rappresentanti politici. Fare conciliare la banale e insistita propaganda dell’amministrazione in tema di rilancio culturale e turistico, con quanto questa classe politica ha fatto vedere in città, è compito impossibile.

Un consigliere multato per abbandono di rifiuti, promosso concedendogli un assessorato importante, le dichiarazioni di un sindaco in cui si accusa l’intera comunità di essere avvezza all’illegalità e al non rispetto del vivere civile, sono indicatori precisi del livello di affidabilità, competenza e credibilità di questa amministrazione. Recentemente a Catania è stato richiesto, con missiva diretta al Prefetto, lo scioglimento della giunta comunale per conclamata incapacità nella gestione amministrativa, a Gela dovrebbe essere fatta la stessa cosa.

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