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Pedane a gò-gò al Lungomare mentre è ancora in vigore il doppio senso di marcia

Gela – Pedane sulla strada, circolazione a doppio senso e auto in sosta, mentre la pizza si gusta al sapore dei rifiuti da tubi di scappamento. La situazione del lungomare è questa subito dopo l’emanazione della delibera approvata dal consiglio comunale per favorire lo sviluppo economico della categoria dei ristoratori. Sviluppo economico si, ma con i giusti tempi e la giusta organizzazione che al momento non c’è, e sono passati 15 giorni dall’approvazione della delibera. Da quel momento, che è coinciso con la zona gialla proliferano le pedane sulle strade dove circolano le auto secondo le indicazioni dei cartelli stradali che regolavano la circolazione regolamentare. E di certo un regolamento non può andare contro le norme minime che regolano la circolazione stradale. Le pedane hanno ristretto la carreggiata che resta al momento a doppio senso di circolazione. Vediamo cosa dice la norma:

“Esiste un limite minimo di larghezza delle corsie di marcia. Infatti, a norma dell’articolo 140, regolamento di esecuzione del c.d.s., la larghezza delle corsie, deve essere scelta tra i moduli 2,75 m – 3 m – 3,25 m -3,5 m – 3,75 m, riducibili a 2,5 m negli attestamenti delle intersezioni urbane (purché la corsia non sia percorsa dal trasporto pubblico o dal traffico pesante). Inoltre, il decreto ministeriale 5 novembre 2001, concernente “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” prevede: 

”   Una  larghezza minima della corsia di marcia di mt 3,50
”   Una larghezza del marciapiede non inferiore a mt. 1,50″.

Su un lato del lungomare i marciapiedi non esistono più perchè sono occupato dalla pedane che proliferano di giorno in giorno. Non possono circolare agevolmente i portatori di handicap, ma possono usare l’altro lato dove però sono parcheggiate le auto. La carreggiata si è ristretta notevolmente il che significa che le auto che circolano nei due sensi debbono adottare il senso unico alternato per potere avanzare. Certo si può immaginare cosa succede quando arriva un’ambulanza a sirene spiegate o i mezzi ingombranti dei vigili del fuoco. Il tutto avviene senza la segnaletica appropriata che apre le porte alle responsabilità dell’ente pubblico. Perchè se un automobilista finisce su una pedana senza apposito segnaletica verticale ed orizzontale la responsabilità ricade sulla gestione.

Ma il top viene raggiunto in una parte del Lungomare ( nella foto di sotto) dove è stata concessa la possibilità di apporre i tavoli a ridosso dell’ufficio comunale dove è previsto anche il transito di materiali in uscita durante le ore di lavoro ed a volte anche durante lo straordinario. In pratica i dipendenti per tirare fuori i loro attrezzi devono chiedere il permesso o chiedere scusa agli avventori. Insomma i tavoli ingombrano anche gli spazi degli uffici pubblici. Una situazione degna degli sketch dei migliori comici internazionali. Roba da gelesi …….

La corsa al recupero dei ristoratori è sacrosanta dopo 15 mesi di stallo, ma attendono nuove disposizioni nel frattempo l’automobilista è esposto a rischi….

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Ecco cosa scriveva il Comune il 16 maggio: “Entrano in vigore le misure varate dal Comune per la ripresa dell’economia nel territorio, duramente messa alla prova dalle chiusure e dalle restrizioni dovute all’emergenza Covid. Sono contenute nel regolamento emendato in aula e reso immediatamente esecutivo lo scorso venerdì in consiglio comunale e che sarà valido fino al 31 dicembre 2021. Il regolamento si rivolge a tutti gli operatori commerciali interessati all’autorizzazione gratuita per l’occupazione di suolo pubblico per le loro attività di ristorazione (pizzerie, ristoranti, bar, paninerie). 

Il documento mira a disciplinare la ristorazione e la somministrazione di cibi e bevande all’aperto, nonché laboratori artigianali di vendita al dettaglio, e l’installazione temporanea di ombrelloni, sedie, tavoli ed elementi di delimitazione amovibili a fine orario di lavoro.

– Nello stabilire quali siano gli elementi installabili, si è pensato di stabilire delle linee guida, in modo da dare un’immagine quanto più possibile lineare, pulita e ordinata del centro storico e del lungomare. 

– Per quanto riguarda gli elementi complementari di copertura e riparo si fa riferimento ad ombrelloni di forma quadrata, dimensione max metri 4,00 x 4,00 con telaio e supporto di legno o metallico di colore scuro. Gli ombrelloni dovranno essere in tessuto chiaro naturale, richiudibili nelle ore di chiusura dell’esercizio. 

– Tavolini, sedie, poltroncine e panche dovranno costituire un insieme armonico e dovranno essere di legno e/o in metallo. Nel caso di impiego di metallo questo dovrà essere di colore grigio antracite o nero. Nel caso di impiego del legno questo dovrà essere tinto con colori naturali. 

– Per quanto concerne gli elementi di delimitazione, ossia le fioriere, dovranno essere bianche, alte al massimo 80 cm e, in ogni caso, non costituenti pericolo o intralcio alla circolazione, adornate con piante sempreverdi o essenze floreali, prive di spine, e tenute a regola d’arte. Anche i cestini per la raccolta rifiuti dovranno essere bianchi. 

L’occupazione di suolo pubblico su strade adibite al transito veicolare sarà consentita in caso di attuazione di aree pedonali o ZTL, ai sensi del Codice della Strada, nel limite dei giorni e dell’orario di istituzione. L’occupazione sarà valutata dal Servizio competente in sede di rilascio dell’autorizzazione, in riferimento all’ambiente e alla tipologia proposta. Le installazioni dovranno essere realizzate in conformità alla normativa sulle barriere architettoniche”.

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