Attualita

Cronaca della nascita di un cumulo di spazzatura

Gela – Vi raccontiamo stasera come nasce un cumulo di spazzatura. Ve lo raccontiamo sulla scorta di una cronaca che ci ha riferito un cittadino attivo.

Ore 22. 00 siamo in via Generale Cascino,  sotto il muro che delimita la strada e che confina con la via Porta Vittoria. Lo chiameremo il muro del pianto, per gli odori che provocano le lacrime. Un residente della zona, un abitue’ del sacchetto selvaggio, depone il primo sacchetto. Lì non ci sono numeri civici né abitazioni, quindi il servizio di rimozione dei rifiuti non va a raccogliere, benché sarebbe opportuno lo facesse.

Ore 22. 06 al primo sacchetto se ne aggiungono altri tre

Come si vede nella foto scattata dai vicini di casa del protagonista dell’abbandono selvaggio. Lo sanno tutti chi è, lo vedono pure ma per chissà quale motivo recondito non si riesce a redimerlo. Il fatto è che se una zona è pulita viene difficile sporcata ma se c’ è già chi l’ha sporcata, va da sé che chi arriva dopo aumenta il mucchio. Di fatto alle 22.55 la situazione è questa che si vede nella foto sottostante

Qui o sacchetti sono diventati sette. E ci fermiamo qui per stasera. Sappia l’innominato protagonista del primo sacchetto abbandonato che si sa chi è e fra poco la zona sarà sorvegliata e scatteranno le multe. Del fatto, infatti, è informata l’assessore all’ambiente e l ‘amministrazione comunale.

Anche questa è Gela. La Gela che non vorremmo mai raccontare ma che fa parlare di sé.

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