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Giudice: “in un mese si trascorrono 15 giorni a polemizzare”

Gela – In nessun programma elettorale di nessun candidato Sindaco è previsto che su 30 giorni del mese il 50% si trascorrono a polemizzare, e ciò vale per tutti i livelli della politica. Polemizzare in tempi “normali” può anche andare bene perché attaverso il conflitto può arrivare la soluzione migliore per la collettività ma non mi pare che le cose stiano così e il tutto mentre l’emergenza sanitaria da sempre più grande di noi ha assunto proporzioni allarmanti, da paura, con dati scioccanti e nessun Comune indenne dall’avere cittadini contagiati.
Può succedere di inciampare nella polemica ma perseverare rappresenta il più grave atto di irresponsabilità a danno di una comunità preoccupata.
La prima lettera dell’impegno politico, a maggior ragione se si trasforma in Istituzionale (cioè si viene eletti alla carica per la quale si concorre), è la RESPONSABILITÀ che il ruolo deve imporre, la propensione al dialogo e chi dirige deve dotarsi di una pazienza non consona al normale ma deve farlo e vale per tutti i ruoli di primo piano, altrimenti si sbanda e nel nostro Comune osservo sbandamenti eclatanti e nessuno di noi può permetterselo.
Cortocircuiti anche decisionali che aggravano la già delicata situazione che la città vive e lasciano senza parole.
Stop alle polemiche, siamo nella più grande e profonda emergenza sanitaria che poi è anche sociale dato che la crisi economica fa crescere la disperazione e la marginalità sociale, non siamo su “scherzi a parte”, non è una telenovela.
È il momento di mettere da parte le manie di protagonismo di tanti personaggi in cerca di autore e lasciare spazio al dialogo e al confronto mettendo al centro la competenza.
Apprezzo e condivido l’appello dei colleghi consiglieri della commissione sanità in un momento così allarmante per la nostra comunità. Arginiamo in tutti i modi e mezzi a nostra disposizione il contagio dilagante delle ultime settimane!
È la vita, la nostra, fortemente a rischio. Gli ospedali sono al collasso e lo sono per stress di prestazioni a partire dai reparti covid, questa è la realtà e con questa dovremmo confrontarci con autorevolezza, pazienza e competenza!

Paola Giudice
Consigliere comunale Indipendente di Sinistra

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