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L’assessore comunale di Piazza Armerina, in quota Falcone, si è dimesso

Di Anna Zagara

Si sarebbe dimesso per impegni personali, l’assessore di Fi con delega ai lavori pubblici, Cancarè Salvatore. Ormai veterano dell’amministrazione Cammarata, Cancarè rappresentava il tratto di strada più breve fra l’ente Piazzese e l’assessorato alle infrastrutture capeggiato dall’onorevole Falcone, nonché assessore regionale. Diverse le situazioni ,” ostiche”, che lo stesso avrebbe fatto in modo che fra un viaggio a Mirabella Imbaccari ed uno a Palermo, avrebbero trovato soluzione. Era comunque già nell’aria da diversi mese la eco delle dimissioni dell’assessore, alcune voci “monelle” , avrebbero anche insinuato una possibile assunzione, magari tramite concorso, proprio all’interno della Srr o magari perché no, dopotutto gli avrebbe dedicato tempo, alla guida del CCR. Sarebbe ancora con il ” nulla di fatto”, il passaggio della raccolta rifiuti, per il comune di Piazza Armerina, “in house”. Passaggio questo che farebbe gola a diversi: qualcuno da sistemare in quota altro assessore, qualche consigliere che dovrebbe addirittura dimettersi per approdare ” in house”, e a quanto pare allo stesso sindaco Cammarata. Sembrerebbe. La decisione comunque, dovrebbe venir essere presa in consiglio comunale, approderà nell’aula consiliare a breve, forse.  I consiglieri comunali, nulla dovrebbero approvare se non accompagnata, la decisione, con una bella relazione economico finanziaria di convenienza, firmata dal funzionario preposto, con le adeguate e comprovate indicazioni sulla “convenienza” al passaggio. In verità, già per esempio, il comune di Niscemi, comune già in house, sembrerebbe aver messo nero su bianco che il costo sarebbe (è) più alto del contratto firmato.  Ad oggi, nessun funzionario all’ambiente dell’amministrazione Cammarata, avrebbe redatto tale relazione, fra una dimissione e un’altra, sembrerebbe ci fosse qualcosa che non vada. I malpensanti, e non solo, asserirebbero che già gli stessi dati del piano economico della SRR, risulterebbe “non conforme alla realtà”, più basso. Gli ammortamenti, risulterebbero più alti, affinché si possa riuscire ad ammortizzare in due anni più due. Insomma, un bravo funzionario all’ambiente, dovrebbe, a quanto pare, comprendere che mancherebbero alcuni dati già nella relazione  economico finanziaria di convenienza di base. Ciò indurrebbe a chiunque redasse una relazione di convenienza, per qualsiasi ente che voglia attuare il passaggio in house, a  redare succesiva relazione con gli stessi criteri di convenienza. Il fatto certo, ad oggi, è che non sarebbe conveniente neanche per il nostro di comune,  porterebbe ad un esborso, in più di ben 650mila euro. Cosa accadrà, lo sapremo fra breve. Forse. Tornando alle dimissioni dell’assessore, sembrerebbe che a settembre prossimo, seguirebbe a Cancarè anche un altro suo collega, l’assessore al turismo, chissà, magari ratificherà le sue dimissioni e chiederà di poter essere nominato esperto del sindaco. A questo punto, quasi all’arrivo del traguardo di questa amministrazione, scatterebbe il toto assessori. Potrebbero comunque essere tre gli assessori dimissionari, con Cancarè e Messina, sempre che il passaggio in house non venga onorato, anche se, parrebbe  decisione “perentoria” della politica, Ipse dixit, ci sarebbe un terzo assessore con l’istanza in mano. 

Cammarata, quasi alla fine del suo mandato, pare restare solo, niente assessori e niente consiglieri. Ora in molti si chiedono:” a quale corrente politica andrà la nomina dell’assessore dimissionario? ” Fi sarebbe già ben rappresentata, un assessore, due consiglieri di cui uno presidente del Consiglio. Fdi, già rappresentato, resterebbero solo due consiglieri dacché il terzo ha abbandonato. Lega? Non lega. Diventerà bellissima? Può darsi, alla fine c’è chi avrebbe bisogno e da tenere buono. PD, mai in maggioranza. Movimento partite Iva? Bè, sempre in gioco, così andrebbero ad equilibrare la perdita in maggioranza. Di altro, non resterebbe nulla, solo la speranza che tutto ciò finisca prima possibile, come si suol dire, ” ogni giorno che passa è un giorno in meno”.

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