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Una storia di inclusione e senso civico collettivizzato. Il quartiere San Giacomo valorizzato da due bandiere diverse.

Pulizia e volontariato nel quartiere di San Giacomo.

Questa mattina sono state avviate le operazioni di pulizia del quartiere di San Giacomo, e questa volta a rappresentare il Comitato di quartiere insieme a Massimiliano Giorrannello, è scesa in campo anche la comunità rumena stabilita in città da anni.

L’approccio di due differenti etnie, di due popoli che condividono uno stesso spazio, rende il volontariato un’esperienza certamente più ricca e significativa.

Il senso civico non è, dunque, classificabile come un’attività fine a sé stessa, ma come uno spazio dove poter creare cooperazione, collaborazione e condivisione. Tutte parole che racchiudono al loro interno il senso di “inclusione”, atteggiamento che in questa città è particolarmente sottovalutato.

La comunità rumena riveste, infatti, numerosi ruoli sociali all’interno della città di Gela. Molti sono i piccoli studenti che frequentano i nostri istituti scolastici di vari gradi, nonché gli uomini e le donne che lavorano al servizio della nostra comunità.

Affascinanti sono le loro espressioni soddisfatte e felici, di gente che ha ben compreso il senso di vivere un quartiere e prendersene cura allo stesso momento con azioni di senso concreto e pratiche.

Grazie agli interventi che mirano al recupero degli spazi sociali e all’attenzione posta alla cura delle cose e delle persone, è possibile innescare una reazione a catena in tutti i cittadini, per cui emerge un passaggio fondamentale: “Se oggi sono da solo, domani saremo in due”.

“Le azioni di volontariato non terminano con la giornata di oggi, ma continueranno nel corso del tempo” ci fa sapere Massimiliano Giorrannello. 

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