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Tre gelesi in quarantena a Codogno (Lo)

Le notizie arrivano frammentarie e con il contagocce ma è chiaro che 3 gelesi, siamo in quarantena  per il blocco della zona ed il cordone sanitario messo in atto dalla regione e dalle autorità sanitarie a Codogno (Lo).

L’ospedale di Codogno, nosocomio dove attualmente è ancora ricoverato in prognosi riservata il 38enne affetto da Coronavirus e dove inizialmente erano stati accolti anche la moglie incinta e l’amico, anche loro contagiati, passa alle maniere “forti” per combattere il virus con importanti misure di contenimento.

Le misure di contenimento all’ospedale di Codogno

Innanzitutto sia il personale sanitario e medico che tutti i pazienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina: in queste ore è inoltre intervenuta una squadra specializzata per la sanificazione degli ambienti dell’ospedale, decisione assunta dopo aver scoperto che cinque operatori sanitari e tre pazienti avevano contratto il virus.

Utilizzata una speciale tecnologia

Per la sanificazione vengono utilizzate preziose macchine che utilizzano un prodotto disinfettante che abbatte il 99,9% degli agenti patogeni presenti nell’ambiente. Come ha spiegato Stefano Pilia di Work in Progress Bio-Medical, un’azienda specializzata nella sanificazione degli ambienti, grazie all’utilizzo di un particolare michochip detto SIA (sistema identificazione ambientale) è possibile elaborare automaticamente le condizioni della stanza, che precedentemente deve essere stata isolata. Dopodiché la macchina automaticamente si imposta e capisce quanto stare in funzione e quanto perossido erogare per disinfestare l’intero ambiente. Questo trattamento verrà attuato in tutto l’ospedale, non solo nella zona del pronto soccorso.

Dopo la sanificazione dell’ospedale di Codogno toccherà lo stesso trattamento agli ospedali di Lodi e Milano.

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