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Tangenziale di Gela: arriva la risposta dal Governo, ma la strada è lunga

Roma – Dopo 5 mesi finalmente il Governo “pentapd” ha risposto, alla interrogazione del deputato di Forza Italia, Giusi Bartolozzi  all’allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sulla tangenziale di Gela.
“Pare sia stata  avviata la campagna indagini per la progettazione dell’opera – dice il deputato Bartolozzi –  Ultimato il progetto definitivo,  si dovra’ acquisire il parere del consiglio superiore dei LLPP. Successivamente sara’ avviato l’iter autorizzativo ed approvativo anche ai fini espropriativi .
Da ultimo sara’ richiesta la verifica di compatibilita’ ambientale al competente Ministero della’Ambiente. I tempi si presentano biblici, come se non lo fossero stati già sulla redazione del progetto. Ma io continuerò a vigilare e non perderò di vista un progetto tanto importante per il territorio”.

Ecco cosa aveva scritto l’on. Bartolozzi al Ministro il 4 giugno scorso:

“il 29 maggio 2019, l’Anas ha depositato alla Commissione Trasporti del Senato un rapporto nel quale sono
evidenziate 202 opere pubbliche che sarebbero dovute essere appaltate entro il 2019, e che ora sono state
rinviate al 2020 o al 2021. La somma degli importi delle 202 opere ferme è di 16,3 miliardi;

tra le suddette opere ferme vi è quella relativa al completamento della tangenziale di Gela. Un’opera
importante che vale ben 316, 5 milioni di euro. Un investimento fortemente atteso dalla regione e anche
dai sindacati del settore edile, dato che il comparto è da anni in costante sofferenze a livello locale;

La realizzazione consentirebbe un collegamento diretto tra l’area locale e quella della 626, attraverso la 117
bis. Nella scheda tecnica si legge che “l’intervento prevede una variante alla S.S.115, di categoria C1
(extraurbana secondaria), dell’estesa di circa 16 km, esterna all’abitato di Gela, che, a partire dalla zona
Sud-Est di Gela, si sviluppa dal I° lotto già realizzato dall’ASI di Gela e, oltre l’abitato di Gela, si riconnette a
Nord-Ovest di Gela ai lotti 7° e 8° della S.S.626, e, mediante una bretella, alla S.S.115 ad Ovest di Gela, con
n. 5 svincoli. Sono previsti n. 8 viadotti: per uno sviluppo complessivo di circa ml. 1.350 e n. 1 gallerie
naturale, oltre a circa 13 km di viabilità complementare”;

Come riportato da Repubblica-Palermo, però, tutto slitterà perché il progetto deve essere adeguato alle
nuove norme di settore (sia stradali che sulle strutture);

inizialmente, era stato previsto un affidamento dei lavori proprio nel corso del 2019 e un avvio dei cantieri
dal 2020. Secondo il citato rapporto di Anas, però, non sarà possibile rispettare i tempi;
peraltro sono almeno tredici le maxi opere viarie previste sull’isola che non riusciranno a partire da subito;

se non si ritenga urgente avviare tutte le iniziative volte ad accelerare l’iter autorizzativo per consentire
quanto prima la conclusione dei lavori di completamento della tangenziale di Gela;

se le risorse per il suddetto completamento dell’opera infrastrutturale siano già nella disponibilità di Anas”.

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