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Si prova a “svuotare” i reparti. I no Covid nelle cliniche private

Le si prova tutte. Con una circolare “svuota ospedali” (definizione che all’assessore alla Salute Razza non piace, ma che in fondo sintetizza bene l’input giunto da Palermo a tutte le aziende sanitarie siciliane). E con una caccia ai posti letto “no Covid” nelle cliniche private, per consentire così agli ospedali pubblici – quelli che contano ai fini dei “giudizi” nazionali sull’andamento epidemiologico – di dedicare più spazi possibili nei propri reparti ai pazienti affetti dal virus. Andiamo con ordine. La Regione smentisce seccamente e quotidianamente che ci sia in corso un tentativo di “aggirare” i parametri da zona gialla o, peggio, arancione. Ma i fatti dicono altro, basta metterli in fila, uno dopo l’altro. Un’altra nota, stavolta del commissario per l’emergenza Covid a Messina, Alberto Firenze, inviata al “bed manager” dell’Area metropolitana di Messina, il dott. Sebastiano Albana dell’Asp, e a tutte le cliniche private della città. La direttiva è volta a «provvedere alla gestione delle richieste dei posti letto per pazienti no Covid provenienti dal Policlinico, dal Papardo e dall’Irccs Bonino-Pulejo». Dunque alla luce della «necessità di consentire alle aziende di aumentare l’offerta di posti letto Covid», il “bed manager” dovrà verificare la «disponibilità delle case di cura ad accogliere i pazienti no Covid provenienti dalla predette aziende» e quindi procedere «ad organizzare il collocamento degli stessi». Svuotare, anche qui, gli ospedali pubblici dai pazienti “ordinari”, per renderli, di fatto, il più possibile Covid hospital. Il risultato atteso? Sempre quello. Ma guai a dire che il “colore” fa paura…(S. C. GDS)

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