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Musumeci vuole tutta la Sicilia “zona rossa”. “Se Roma dice no farò io l’ordinanza”

Nello Musumeci: “Alla luce dell’aumento dei contagi, che è ulteriormente progredito rispetto alla scorsa settimana, abbiamo sottoposto al governo centrale la proposta di dichiarare per due settimane la zona rossa in Sicilia. L’istanza sarà valutata nella cabina di regia convocata per domani a Roma e, ove la nostra richiesta non dovesse essere accolta, prudenzialmente domani stesso procederò con mia ordinanza ad applicare le limitazioni previste per le zone rosse in tutte le aree regionali a maggiore incidenza di contagio, come peraltro richiesto da numerosi sindaci”.

Sarà dunque zona rossa, con le limitazioni agli spostamenti e la chiusura dei negozi. E non si esclude che, nonostante lo screening chiesto alle scuole, lo stop venga prorogato anche per le elementari e le medie: “Dobbiamo evitare che rimandare misure inevitabili ci costringa a restare chiusi quando il resto d’Italia riaprirà – aggiunge Musumeci -. Confidiamo nei ristori più volte sollecitati assieme ad altri presidenti di Regione al governo centrale e, soprattutto, nel comportamento rispettoso da parte dei cittadini. Una minoranza non deve condizionare la vita sociale ed economica della nostra comunità”.

Il pressing si era fatto sempre più forte, soprattutto da parte del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, mentre il Pd sollecita il governo regionale a preparare il piano 2 per la vaccinazione in Sicilia. Come gli esperti hanno confermato in questi giorni, l’Isola sta pagando a caro prezzo la leggerezza con cui in molti hanno affrontato il periodo natalizio. Il commissario per l’emergenza coronavirus a Palermo Renato Costa, per esempio, ha rivelato le ammissioni di molti siciliani che si sono sottoposti al tampone rapido alla fiera i quali hanno raccontato di cenoni con 30-40 persone.

Nell’attesa che da Roma o da Palazzo d’Orleans arrivi il provvedimento, anche oggi il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando ha lanciato il suo appello quotidiano mentre il capoluogo sta soffrendo duramente la terza ondata della pandemia. “L’inasprimento delle misure contro il contagio per evitare il diffondersi del contagio, da parte degli organi competenti in base a valutazioni sanitarie, non può che essere la risposta al comportamento incosciente di troppi cittadini e cittadine”, afferma il sindaco di Palermo.

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