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Mascherine U-mask, multa antitrust da 450 mila euro: pubblicità ingannevole

Una sanzione da 450 mila euro. A tanto ammonta la multa inflitta dall’Antitrust nei confronti delle società U-Earth Biotech Ltd e Pure Air Zone Italy S.r.l per pubblicità ingannevole.
Colorate, in neoprene, caratterizzate dalla grande «U» stampata sul lato, le mascherino U-Mask (dal prezzo non certo economico di 33,60 euro) hanno fatto tendenza anche tra i vip. Le due società hanno promosso per oltre un anno su internet le mascherine chirurgiche biotech «U-Mask», registrate come dispositivi medici, attribuendo loro indebitamente un’efficacia protettiva superiore, al pari dei dispositivi di protezione individuale di classe FFP3 e qualità ulteriori, ad esempio proprietà virucide e una durata di 200 ore, certificate sulla base di test svolti in autonomia.
A fine febbraio 2021 le condizioni generali di contratto erano disponibili solo in inglese e riportavano un’inesistente approvazione della mascherina da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Sempre a febbraio il ministero della Salute aveva stabilito il ritiro dal mercato «con carattere di urgenza» dopo aver scoperto che il risultato del laboratorio di analisi Clodia di Bolzano che ha rilasciato la certificazione di conformità della U-Mask, era «privo di autorizzazione sanitaria» oltre al fatto che chi aveva firmato la certificazione era «un soggetto privo dei prescritti titoli abilitativi», cioè senza laurea.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha concluso il procedimento istruttorio, ha dichiarando tali modalità ingannevoli e aggressive, che da una parte traggono in inganno i consumatori sull’effettiva capacità protettiva della mascherina mettendo a rischio anche la loro salute, dall’altra hanno sfruttato un momento di emergenza come leva per indurre le persone all’acquisto.

Soddisfazione arriva dalle associazioni dei consumatori. «In un periodo così drammatico per i cittadini come quello della pandemia, alcune aziende hanno deciso di far leva sulle paure degli italiani per aumentare i propri guadagni, piazzando al pubblico dispositivi di protezione in modo ingannevole e con metodi aggressivi, senza fornire adeguate informazioni circa la garanzia e il diritto di recesso – ha spiegato il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele –. Alla luce della sanzione dell’Antitrust, i cittadini che hanno acquistato le mascherine U-Musk possono attivarsi per tutelare i propri diritti e chiedere la restituzione di quanto pagato».
«Alla luce del provvedimento dell’Autorità e delle gravi violazioni emerse nell’ambito del procedimento, le società sanzionate devono rimborsare tutti i consumatori che hanno acquistato le mascherine «U-Mask» spinti da pratiche commerciali ingannevoli e aggressive —ha affermato il Codacons—. In caso contrario, studieremo la possibilità di una class action da parte dei consumatori italiani contro le società U-Earth Biotech e Pure Air Zone Italy (corriere)

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