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ll tanto decantato “bene comune” del quale tutti parlano ma nessuno pratica, assume le sembianze delle poltrone

Se la coerenza è ancora un valore nell’impegno politico – istituzionale, ai tre nuovi assessori nominati ieri stasera ne dovrebbero seguire altri tre dato che i partiti ed i movimenti civici che hanno sostenuto Greco in queste ultime sedute hanno abbandonato l’aula consiliare in palese contrasto con le scelte del Sindaco. Gli stessi partiti e movimenti da giorni annunciano il ritiro degli assessori di riferimento dopo più di un mese di consultazioni, incontri, decine di comunicati stampi, annunci, il tutto per il tanto decantato “bene comune” del quale tutti parlano ma nessuno pratica e sempre più il bene comune assume le sembianze delle poltrone, cioè di occupazione di spazi, alcuni per raddoppiare la presenza in giunta e altri per averne almeno una. Tutto ciò accade nella sesta città siciliana, che ha avuto il Comune sciolto per mafia e un Sindaco sfiduciato. Lo stesso ceto politico che parla in nome della condivisione di un presunto programma elettorale di coalizione ma che si riduce a quanti assessori ha quel partito o quella lista, lo stesso ceto politico che annuncia rigore morale e politico per salvare la città ma la città si salva con i fatti concreti, senza rincorrere antichi e beceri metodi che tendono ad alzare il prezzo per occupare postazioni ma che nulla hanno a che fare con il bene comune. E tutto questo teatrino avviene in Aula consiliare, di fronte ad un Consiglio comunale depotenziato dalle sue prerogative (e lo affermo anche da Vice Presidente del Consiglio comunale a difesa del ruolo di ogni consigliere comunale) e che è costretto, insieme alla città, ad assistere alle solite beghe per uno strapuntino di potere che nulla hanno a che fare con il bene comune e che allontana irreversibilmente il cittadino dalle Istituzioni che dovrebbero rappresentarlo, Istituzioni calpestate da una politica non altezza del gravoso compito cui è chiamata. Per questo non si capisce, non si comprende, non si può più tollerare l’incoerenza vestita da saggezza in nome di una città che andrebbe governata con urgenza. Serietà, coerenza, laboriosità, qualità, competenza, questo vogliono i cittadini! Paola Giudice Consigliere comunale Indipendente di Sinistra

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