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Seicentomila euro a Dolce & Gabbana, Turano “polemica da ombrellone” ma resta quell’insolita velocità burocratica

“Leggo sui social network che qualcuno si è stracciato le vesti per la collaborazione tra Dolce&Gabbana e la Regione Siciliana, paventando un presunto spreco di risorse pubbliche e invocando addirittura una restituzione. Francamente non vedo spese inutili ma solo un grande investimento, mentre questa mi sembra la più classica polemica da ombrellone per riuscire ad avere qualche rigo sui giornali”.

A parlare è l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano che difende la scelta di assegnare quelle quasi 600 mila euro alla società dei due stilisti per la promozione della Sicilia.

“L’iniziativa con la maison di Domenico Dolce e Stefano Gabbana – spiega Turano – si configura in tutto e per tutto come un’azione di co-marketing con la Regione Siciliana finalizzata a valorizzare la Sicilia e i suoi prodotti. Non è necessario essere degli esperti di marketing per comprendere le opportunità di associare la promozione della Sicilia e dei suoi prodotti al marchio Dolce&Gabbana e cogliere i grandi benefici per le imprese siciliane e il turismo nel poter accedere attraverso i canali di comunicazione della nota maison ad una vetrina internazionale di prim’ordine”.

L’assessore regionale alle Attività produttive sottolinea poi che la collaborazione avviata con D&G rappresenta “una straordinaria opportunità nell’attuale momento di forte contrazione delle opportunità di internazionalizzazione e di diffusione dei prodotti siciliani e di promozione del turismo, nonché di attività di incoming e outgoing, causato dall’emergenza determinatasi dal mese di febbraio con l’avvento del Covid-19”.

“Come siciliano mi scuso con il nostro conterraneo Domenico Dolce che si è subito messo a disposizione per dare una mano alla Sicilia in questa congiuntura così difficile. Forse coloro che lo accusano di essersi messo in tasca i soldi della Regione sono gli stessi che rimpiangono i tempi in cui i soldi pubblici venivano letteralmente buttati dalla finestra per finanziare eventi discutibili e per far lavorare gli amici degli amici” conclude Turano.

Dolce & Gabbana, in realtà, da qualche anno tengono in Sicilia in estate i loro eventi e promuovono ill oro marchio associandolo alla sicilianità, senza contributi. Ma stavolta  gli ambasciatori della Sicilia il contributo lo hanno visto deliberare e sui social è scoppiato l’inferno delle polemiche che prosegue anche oggi.

Commenti indignati, stati livorosi, attacchi a chi ha deliberato ma anche ai due stilisti accusati di tutto e di più. Una polemica che la politica, anche di marca Pd, stavolta non ha condiviso.

Criticato anche dai suoi l’ex presidente regionale del Pd Giuseppe Bruno si dissocia dalla polemica “Leggo commenti scandalizzati alla notizia che la Regione ha patrocinato l’iniziativa di D&G di presentazione del film Devotion di Giuseppe Tornatore in 5 località siciliane e più in generale di promozione della Sicilia e delle sue primizie enogastronomiche nel mondo. Premesso il mio giudizio nettamente negativo su questo governo regionale, mi spiegate perché la Regione non avrebbe dovuto finanziare una iniziativa che con Dolce, Gabbana, Tornatore e Fiasconaro promuove con i nostri migliori testimonial la Sicilia? Una volta tanto che non buttano soldi per le solite sagre paesane per accontentare questo o quel politico locale ci incazziamo pure?”

Invitta Dolce a rinunciare a quei soldi e magari usarli per aiutare le scuole siciliane, invece, dalla stessa maggioranza di Turano, il leader di Cantiere Popolare Saverio Romano.

Pur non entrando nel merito della opportunità o meno di assegnare quelle somme a due stilisti che la Sicila, comunque, la promuovono e l’ahanno sempre promossa (parallelamente al proprio marchio, si badi bene, infondi sicilianità nel mondo è qualcosa di spendibile, e in questo nonc ‘è nulla dic ui scandalizzarsi, anzi) resta quell’insolità rapidità burocratica.

Una burocrazia ingessata come quella siciliana che spesso supera anche gli italici ritardi, stavolt aha fatto tutto bene, tutto in fretta e tutto in tempo. Qualcosa da pensare i tempi della realizzazione del tutto la danno. In pieno agosto gli uffici hanno valutato e accolto il piano, è stata predisposta al delibera, è stata mandata in giunta e la giunta l’ha apprezzata nella riunione del 16 agosto insieme ad altri provvedimeti urgenti e indifferibili.

Senza voler pensare male vorremmo solo che la burocrazia regionale funzionasse sempre così, per tutto e per tutti e che la politica la tenesse ben al guinzaglio ancora una volta per tutto e per tutti. (BlogSicilia M.V)

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