Varie

Giuseppe Alessi sul museo mare.

Riceviamo e pubblichiamo.

Ritorno ancora una volta a parlare degli inconvenienti relativi all’esposizione
provvisoria del Relitto della Nave Greca ( lo indicherò con RNG) monastero
delle Benedettini suddividendoli in esterni, interni e deleteri.
Prima, però è necessaria fare una premessa. Qualcuno è convinto che il relitto
della nave di Gela1, (per distinguerlo dall’altro già individuato e che in
primavera si opererà a mare) sia unico, nella realtà, invece, simile ad esso ve ne
sono diversi in varie zone del mondo e di epoche diverse. In Sicilia, a Marsala
vi è la nave punica; a Marzamemi sta sorgendo un Museo del Mare; a Pisa, ve
ne è un altro dove sono state recuperate per intero una trentina di barche
fluviale romane; a Grado ve ne è un altro ancora e in altri zone dell’Italia
centrale; in Francia, sulla costa meridionale, vi è quello di Bon-Portè(VI sec.
a.C.); in Israele vi è un relitto cipriota, più o meno dello stesso periodo; a Giza
(Egitto) vi è il Museo della Barca solare di Cheope (2500 a.C.); ad Oslo vi è il
Museo “Kon -Tiki con le barche di capi tribù vichinghe che servivano come
tumuli mortuari; a Stoccolma vi è il Museo Djurgaden il più visitato al mondo
sia per l’esposizione della nave ammiraglia, il Vasa (XVII sec.), e sia per la
magnificenza della struttura in quanto possono osservarla a 360 gradi
contemporaneamente oltre 1000 persone e per tutti i servizi che offre ma
anche perchè il Museo è circondato da un immenso giardino con parco giochi.
Ciò sta a significare che non siamo ai tempi di “Garibaldi”, ma nel tremila,
dove vi è un mondo globalizzato e quindi sarebbe necessario attrezzarsi
adeguatamente. La scelta di esporre la RNG da parte del Sindaco e di qualche
sodale nel monastero dei Benedettini dimostra di rifiutare qualunque
ragionamento trincerandosi dietro la mancanza del lavoro, così come già
successe per la costruenda mega centrale a carbone(1986) targata ENEL e
pochi anni dopo ENI. Mediante il Comitato di studio che raccolse oltre 10 mila
firme e di cui facevo parte, si riuscì a ribaltare la decisione del Consiglio
comunale dell’epoca. La stessa storia si ripetette con la Caserma dei Vigili del
Fuoco che doveva costruirsi attaccata alle Mura Caposoprano, ma purtroppo
determinò un danno economico all’amministrazione Comunale dell’epoca,
giunta Gallo, (per rimborso alla ditta vincitrice) intorno ai 500 milioni di lire.
Fortunatamente l’opinione pubblica, informata opportunamente da comitati, di
cui facevo parte in entrambi i casi, si dimostrò più matura e responsabile della
classe politica e sindacale. A quanto già esposto, il Sindaco avv. Lucio Greco,
faceva presente che non vi era la somma relativa alla costruzione del Museo del
Mare e avanzava dubbi che nel sito di Bosco Littorio vi potevano essere limiti
di natura morfologica e archeologica. Tutte queste sue dichiarazioni sono state
smentite clamorosamente dalla Sovrintendente, architetto Vullo: in particolare
3,7 milioni di euro sono destinati alla costruzione dell’immobile, il resto fino a
superare i 5 milioni di euro sono destinati a rendere funzionale il primo stralcio
Inoltre il primo cittadino porta come ulteriore motivazione che era stata firmata
una convenzione tra Musumeci e il compianto prof. Sebastiano Tusa per disporre al Monastero la NRG e quindi egli vuole rispettare la volontà di
quest’ultimo. E’ chiaro per chiunque che egli temeva la lungaggine della data
dell’esito del ricorso e quindi a malincuore aveva optato per il sito del
Monastero. Qualunque Sindaco, proprio per dare lavoro nella propria città
avrebbe accolto a braccia aperte la ditta, vincitrice del ricorso concluso in
Aprile 2019, per fare iniziare immediatamente i lavori a Bosco Littorio o
quanto meno di sbloccare eventuali intoppi.
Ritornando a parlare dell’esposizione provvisoria della RNG nel Monastero
delle Benedettini gli inconvenienti esterni sono diversi e marchiani: Non può
passare né un pullman, né un pulmino, a stento può passare un’autovettura, non
vi é nemmeno un posteggio nelle vicinanze, e persino pericoloso anche per i
pedoni poiché i marciapiedi sono larghi meno di mezzo metro, per non parlare
delle difficoltà di di raggiungere a piedi questo posto (Via Monastero) da parte
di anziani e di persone con handicap.
Per quanto riguarda gli inconvenienti interni di questa struttura che dovrebbe
ospitare la RNG, il cui scafo, dallo sviluppo e l’estrapolazione delle linee di
orditura degli altri elementi che lo compongono supererebbe i 18-19 m e largo
più di 7 m, però se si considera la parte uscente dell’acqua andrebbe a superare i
20 m. Ciò significa che per vederla a 360 gradi un gruppo minimo di 50
visitatori, richiederebbe un ulteriore spazio espositivo di almeno altri 10-15m.
Da aggiungere, accanto alla RNG, ancora lo spazio espositivo necessario del
modello in scala opportuna per far comprendere ai non addetti ai lavori come
doveva essere nella realtà questa barca. Quindi necessitano, soltanto in
lunghezza, circa 40 m. Nello stesso tempo per vederla al suo interno necessita
di un soppalco di una altezza almeno di 2-3 m, poiché si sono salvate anche
quattro ordini di tavole del fasciame, non considerando quelli spezzati.
Pur con tutti gli adattamenti possibili del monastero dei Benedettini si
correrebbe il rischio che la RNG, dopo il primo impatto in un ambiente limitato
e non adeguato, di cominciare la sua esposizione come si suole dire “con il
piede sbagliato” e quindi per la città sfumerebbe la possibilità concreta di
rientrare dopo gli anni 70′ nei circuiti turistici.
Una mia perplessità è quella che la RNG, per la sua delicatezza, non è un
oggetto che si possa assemblare (in una sede provvisoria), per poi smontare e
ri-assemblare in una sede definitiva. Qualora si scegliesse questa sede
scellerata del monastero delle Benedettine non solo essa rimarrebbe in tale
luogo, ma verrebbe stornata la somma per il Museo del mare, come già è
successo con la presidenza Lombardo, e di conseguenza non si procederebbe
nemmeno al recupero e alla musealizzazione di altri due relitti greci e del
galeone, di cui uno smeriglio (simile ad un cannone) già è stato recuperato ed
esposto al Museo di Gela.
Un inconveniente deleterio da non trascurare è anche quello che qualora si
accettasse come sede il monastero delle Benedettine, si ridurrebbe ulteriormente l’interesse a visitare i beni culturali posti ad est della città (Museo archeol.,
Acropoli e l’Emporio greco di Bosco Littorio), dove già sono molto pochi i
visitatori e diminuirebbero ulteriormente, preferendo recarsi per la loro integrità
alle Mura e ai Bagni greci .
A proposito dei tempi necessari per la costruzione del Museo del mare, a
Fukuoka, sud del Giappone, sono bastate 48 ore per riparare l’enorme voragine
(larga 30m e profonda 15) che si era aperta su una strada a 5 corsie nel cuore
della città.
Quindi, se proprio si vogliono spendere oltre 2 milioni di euro dalle
compensazioni ENI, anziche’ sperperarli per una esposizione provvisoria e
poco utile ma anche dannosa per la nostra città, li si elargisca in parte alla ditta
aggiudicataria come premio, affinchè inizi e completi i lavori anche in un anno
e sicuramente in un tempo minore rispetto all’adattamento del monastero delle
Benedettine (probabilmente un tempo più lungo, in quanto è necessario indire
un bando europeo); oppure potrebbero essere utilizzati per lo spostamento del
vergognoso e pericoloso ingresso del Parco archeol. di Caposoprano, oppure
per il recupero degli altri relitti già individuati, ecc..Non si riesce a
comprendere ancora il motivo per cui non sono iniziati i lavoridel Miseo del
mare. Lancio ancora una volta un appello al Sindaco e a tutta la classe politica
che ci rappresenta di darsi da fare, dopo una fase statica trascorsa da quando la
ditta aggiudicataria ha vinto il ricorso, Aprile 2019, affinchè si riscattino per
fare iniziare i lavori del Museo del mare a Bosco littorio, uno dei luoghi più
belli della nostra città.
In settimana vi saranno delle iniziative opportune indette da cittadini liberi.
Redatto dal Coordinatore dell’Archeo-Ambiente e del Comitato spontaneo per
l’accelerazione dei lavori del Museo del mare.

 

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button