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Giannini: “Gela è uno di quei territori che ha pagato moltissimo e lo Stato deve essere presente”

Il Capo della Polizia – Direttore Generale della pubblica sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini in visita nella provincia di Caltanissetta. Nel pomeriggio si è recato in Questura e poi a Gela, prima nella sede dell’associazione antiracket e dopo alle “Mura Timoleontee” dove ha assistito al concerto della Banda della Polizia di Stato.

Oggi pomeriggio il Capo della Polizia Lamberto Giannini, in visita presso la Questura di Caltanissetta, accompagnato dal Questore Emanuele Ricifari, presso la Sala Emanuela Loi della Questura ha incontrato i funzionari, il personale della Polizia di Stato, quello dell’Amministrazione Civile dell’Interno, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dell’Anps. L’incontro ha costituito un grande motivo di orgoglio per i poliziotti nisseni del Capoluogo e della provincia, impegnati quotidianamente nell’attività di prevenzione e controllo del territorio, di contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso, nell’espletamento dei servizi di ordine pubblico e, soprattutto, nella laboriosa e gravosa attività concernente la gestione dei migranti che quotidianamente transitano per il Centro di Pian del Lago. “Mi fa molto piacere essere qua a Caltanissetta – ha detto il Capo della Polizia – ci tengo molto a dirvi grazie, lo sto facendo in tutta Italia, da parte mia e anche a nome di tutte le Autorità e del Capo dello Stato, per il lavoro svolto in questo periodo di pandemia che ha colpito anche tanti poliziotti.

In seguito il Capo della Polizia, accompagnato dal Questore di Caltanissetta, ha partecipato al convegno “Vivere e testimoniare la legalità” organizzato presso la sede dell’Associazione Antiracket “Gaetano Giordano” a Gela. In questo consesso ha incontrato il Sindaco di Gela dr Cristoforo Greco, il Presidente dell’associazione Renzo Caponetti, alcuni componenti del direttivo e della consulta dell’associazione e una rappresentanza di dirigenti scolastici e studenti del Liceo Scientifico Elio Vittorini, del Liceo Classico Eschilo, dell’Istituto di Istruzione Superiore Ettore Maiorana e dell’Istituto Tecnico Emanuele Morselli. Gli studenti del progetto PON Legalità Sostegno Attivo al Capo della Polizia hanno posto alcune domande sull’attuale situazione economico sociale della città di Gela e in che modo la Polizia di Stato contrasta la realtà criminale.

La presenza dello Stato in un territorio come Gela è importantissima – ha detto il Capo della Polizia – è uno di quei territori che ha pagato moltissimo e lo Stato deve essere presente fisicamente, non solo in occasione di ricorrenze ma giorno per giorno con le sue istituzioni che devono fare squadra insieme. Avere uomini come il presidente dell’associazione antiracket di Gela, che si spendono per la legalità è fondamentale. Penso che il vero successo è che ci sia la normalità di persone che si impegnano in maniera così forte dando messaggi di legalità”.

 

Il Capo della Polizia, infine, si è recato presso l’area archeologica “Mura Timoleontee” di Capo Soprano, dove insieme al Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia e ai Questori della Regione ha assistito all’esibizione “Note di legalità” della Banda musicale della Polizia di Stato.

 

Il partecipato evento, al quale hanno assistito autorità civili e militari e la signora Franca Evangelista, vedova dell’imprenditore Gaetano Giordano, vittima del racket, ha riscosso un grande successo tra i cittadini gelesi che, nella magica atmosfera del luogo, hanno apprezzato le musiche della Banda della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Maurizio Billi, alcune delle quali accompagnate dal canto del soprano nisseno Liliana Aiera. L’evento è stato moderato dalla giornalista di RAI 3 Sicilia Antonella Gurrieri

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