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Gac. Lega: il sindaco a parole parla di rilanciare l’economia ma i fatti lo contraddicono

In occasione del Consiglio Comunale di mercoledi 19 febbraio l’Amministrazione presenterà la relazione periodica sulle società partecipate del Comune di Gela. E’ ufficiale la volontà di Greco di uscire e liquidare il Gac. La società consortile a cui hanno aderito oltre a Gela, in qualità di comune capofila col 24,98% delle quote, Lampedusa, Licata, Butera e tutta una serie di società private ed Associazioni che credevano nella bontà del progetto sarà chiusa senza una spiegazione. Nata con l’obiettivo di rilanciare l’economia, avviare progetti di sviluppo e gestiore i finanziamenti rivolti agli operatori della pesca il Gac nel 2020 così come scritto nella relazione verrà liquidato. Doveva essere un’occasione importante per un settore, quello della pesca, ormai al collasso dopo la chiusura del porto rifugio. Nel sito internet ancora attivo si legge: “l’obiettivo principale del GAC è di attuare il Piano di Sviluppo Locale la cui finalità è la realizzazione di un percorso di sviluppo capace di integrare il flusso turistico con il prodotto pesce e attività ad esse connesse che caratterizzano i territori” – ed ancora – “trasformare le coste in un territorio d’eccellenza, sviluppare le aziende del settore ed incrementare l’occupazione”. Finalità lodevoli non c’è dubbio, ma cosa fa invece il Sindaco Giusto? Decide di liquidarla senza una spiegazione, senza nessuna proposta alternativa. A parole parla di rilanciare l’economia ma i fatti lo contraddicono. Solo una politica impreparata e con le idee confuse poteva far fallire un progetto così importante ed ambizioso. Il timore da parte nostra è che qualche Dirigente condizioni non soltanto le scelte amministrative di Greco ma a questo punto anche quelle politiche.

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